Dichiarazioni in video di mister Francesco Baldini, Fabio Scarsella e Alex Rolfini dopo Lr Vicenza – Arzignano 4-2 di Coppa Italia

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Le parole di mister Francesco Baldini, Fabio Scarsella e Alex Rolfini, al termine della sfida di Coppa Italia Serie C contro l’Arzignano Valchiampo.

Baldini: “Tra tre giorni abbiamo una partita importante e dobbiamo ricaricare le batterie, dobbiamo continuare su questa strada. Stasera c’è stato un buon approccio e quindi dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto. Niente turnover? Insomma, alla fine Zonta era un po’ che non giocava, Cavion era un po’ che non giocava, Rolfini non ha fatto sempre il titolare, ho fatto giocare Seba in porta, ho rimesso dentro Ierardi, ho messo dentro Cataldi, quindi i cambi ci sono stati. Ho una rosa importante e nella partita di stasera ci si rende conto che questa è una rosa importante. Ho messo Scarsella sottopunta, quindi i cambiamenti sono stati fatti. Giovani? Non era la giornata per mandare nell’arena i giovani, ho preferito metterli nel secondo tempo. Ho pensato fino alla fine, fino a prima della partita, se far giocare Corradi dall’inizio, però abbiamo ragionato sul fare entrare dei ragazzi dopo, perché hanno bisogno di crescere. Quindi è giusto che questa sera abbiano giocato titolari Zonta, Cavion, che abbiano giocato in coppia Ferrari e Rolfini, che abbia giocato titolare Scarsella, perché bisogna avere rispetto anche per quelli un po’ più grandi. Cavion? Ha cambiato gli occhi in questi giorni e se devo essere io quello antipatico, per far rendere al massimo un giocatore, non ho nessun problema a farlo. Io ho una grandissima stima di Cavion, quello che gli telefonava quest’estate per farlo tornare ero io. A volte in carriera si pensa che sia un po’ più facile scendere di categoria e oggi a Cavion sono tornati gli occhi che ho conosciuto io l’anno scorso. L’anno scorso non avrei mai pensato di sostituirlo dopo 25 minuti, oggi ha fatto una grande prestazione perché gli è cambiato lo spirito e se devo essere io quello antipatico, ben venga. Tifosi? Penso che siano i risultati del duro lavoro che poi fanno cambiare le idee. Noi dobbiamo accelerare, naturalmente i tifosi hanno tutto il diritto di dire la loro, io vado avanti per la mia strada, lavorando come sto facendo da quando sono arrivato a Vicenza e questo fa parte del mio dna. Poi è naturale che i risultati facciano sì che noi allenatori non veniamo esonerati. Se si contano gli allenatori che sono stati già esonerati fra Serie B, Serie C e Serie A, fa parte del nostro lavoro, è diventata la normalità. Bisogna vincere, arrivare in fondo a una stagione, non è semplice, quindi io continuo a lavorare perché sento la massima fiducia intorno a me, sento che i ragazzi continuano a lavorare, quindi vado avanti. Striscione? I tifosi hanno tutto il diritto di esprimere le loro opinioni, tutti quanti noi pensavamo che questo campionato fosse diverso nei risultati. Abbiamo perso quattro partite, sono tante, abbiamo perso la prima in casa facendo un bruttissimo primo tempo e quindi è normale visto che io sono il responsabile della squadra. Ovvio che non la vivo bene perché non è una cosa che si vive bene, però fa venire ancora più voglia di lavorare e di metterci tutto me stesso, come sto facendo. Trequartista? Può essere una soluzione, però penalizzerebbe Dalmonte e Stoppa, quindi bisogna sempre ragionare partita per partita. Questa è una soluzione che possiamo adottare, come possiamo allargare i due esterni perché abbiamo Stoppa e Dalmonte. Rolfini e Ferrari, insieme giocano bene. Oggi ho fatto riposare Dalmonte, non avevo Stoppa ed era più semplice fare questa scelta. Stoppa? Domani dovrebbe allenarsi con la squadra, si è già allenando differenziato, ma domani si dovrebbe allenare con la squadra e valuteremo da qui a domenica”.

Scarsella: “Il goal è stato un po’ fortunoso, Ferrari me l’ha appoggiata, ho provato a colpire, c’è stato un rimpallo ed è andata dentro. Abbiamo indirizzato la partita perché in questo periodo è meglio chiudere le gare. Periodo difficile? Le aspettative quando sono arrivato erano alte e lo rimangono. L’obiettivo che ha il Vicenza quest’anno è più grande di me e di ogni mio compagno di squadra, per questo vanno messi da parte gli obiettivi personali. Ovviamente giocare fa piacere a tutti e stare fuori non fa piacere, ma dobbiamo unirci tutti, l’ambiente ha bisogno di positività. Siamo una squadra forte e lo dobbiamo dimostrare quotidianamente. La vittoria di stasera non basta, dobbiamo viverla come un punto di ripartenza e un passaggio del nostro percorso. Siamo indietro rispetto alle aspettative di tutti, ma attaccati a tutte le altre squadre. Dobbiamo cercare di dare di più, dobbiamo abbassare la testa e lavorare, parlare poco e parlare bene. Appannato? Nemmeno io sono contento di me stesso, quando le cose non vanno bene occorre mettersi in discussione in prima persona. Serve di più da me, serve di più da tutti, sono il primo che vorrebbe fare di più, serve però che il Vicenza si compatti e faccia un filotto perché se le cose vanno bene, tutti i singoli ne beneficiano. Abbiamo cambiato tanto e occorre un processo di amalgama, ma sappiamo che non abbiamo tempo. Il campionato nonostante tutto è lì, non siamo una corazzata ma siamo comunque una buona squadra che se la giocherà con le prime. Voglio giocare ma me lo devo meritare e in questo momento le scelte sono diverse, ma non è una polemica, perché il bene della squadra viene prima di tutto e io cercherò di fare di più. La mia posizione? Ho sempre fatto la mezz’ala in un centrocampo a tre, non è un problema di posizione. Stiamo ancora cercando una quadra generale perché non troviamo continuità, abbiamo una rosa lunga. L’anno scorso a Modena eravamo partiti malissimo poi è bastato un episodio che ha smosso ed è partita una cavalcata trionfale. Dobbiamo compattarci noi e deve compattarsi tutto l’ambiente intorno a noi. Ci sono sempre 8.000 persone allo stadio e non possiamo chiedere di più a loro. Siamo noi quelli che dobbiamo fare di più e dobbiamo essere sempre noi a portarli dalla nostra parte, su questo non penso ci siano dubbi. Feralpisalò? Li ho passati tre anni, sono stato bene, ma ora abbiamo un obiettivo importante. Veniamo da una sconfitta brutta, la Serie C è sporca e difficile e dobbiamo adattarci a questo campionato”.

Rolfini: “Un attaccante vive per questi momenti, quindi più che una liberazione sono contento di essere tornato al goal. Il goal? Direi da attaccante, ho preso una bella palla che mi ha dato Cavion e niente, è andata bene. In questo periodo c’erano cose che ci giravano un po’ peggio e oggi è andata bene. La coppia con Ferrari? Io e Ferro ci vogliamo bene sia fuori che dentro il campo, quindi c’è una bella alchimia tra di noi, anche giocando vicini ci troviamo molto bene, però il ruolo non è importante, cerco di mettermi a disposizione della squadra. Difficoltà? Credo che alcuni episodi non siano girati dalla mia parte, però il campionato è ancora lungo. Feralpisalò? Noi vogliamo puntare in alto, questo è poco ma sicuro. Arriviamo da una brutta sconfitta in campionato che è stata pesante, anche perché è arrivata in casa. Venivamo da un paio di risultati utili consecutivi e non ce la aspettavamo, quindi testa bassa e andremo in campo con le nostre armi per vincere la partita”.

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Fonte: Le dichiarazioni al termine della sfida di Coppa Italia Serie C contro l’Arzignano

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