Ascanio Celestini a Schio: racconto arte e genio di Pier Paolo Pasolini

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Ascanio Celestini
Ascanio Celestini

Le parole di Ascanio Celestini raccontano l’arte e il genio di Pasolini. Viene presentato così lo spettacolo “Museo Pasolini” dell’attore romano nell’ambito della stagione teatrale Schio Grande Teatro 2022-2023, in programma venerdì 25 novembre, alle 21 al Teatro Astra.

Lo spettacolo guida gli spettatori tra la vita e le opere di Pier Paolo Pasolini, raccontando le vicende e le poesie che l’hanno reso celebre.

“Sono anni di importanti ricorrenze per l’arte letteraria italiana. Dopo il centenario dalla nascita di Andrea Zanzotto dello scorso anno e l’apertura di questa stagione dedicata a Luigi Meneghello, è Pier Paolo Pasolini ad essere celebrato sul palco di Schio.

Il valore di questi anniversari risiede anche nell’interrogarsi su cosa rappresentino oggi per noi le opere e gli artisti che hanno segnato e raccontato la storia. Lo spettacolo dell’attore romano, con l’accompagnamento musicale della fisarmonica di Gianluca Casadei, parte infatti da un quesito: come potrebbe essere un museo Pier Paolo Pasolini? Come dice Vincenzo Cerami: Se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degli anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni.

Ascanio Celestini ci guida in un ipotetico Museo Pasolini che, attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, ma anche di chi l’ha immaginato, amato e odiato, si compone partendo dalle domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dovremmo impegnarci ad acquisire? Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo? In quale modo dobbiamo esporlo? Lo spettacolo, acclamato dalla critica, si snoda tra le opere del celebre poeta, ne attraversa la vita, gli scandali e l’umanità: le parole di Celestini danno vita ad un percorso serrato che racconta la sua figura, un artista che ha segnato la storia del Novecento italiano a cui dedicare un museo immaginario per omaggiarlo e continuare a ricordare”.

Prima dello spettacolo alle ore 19 di venerdì 25 novembre in Sala Calendoli (ridotto Teatro Civico) l’artista incontrerà il critico Renzo Francabandera di PAC PaneAcquaCulture e il pubblico per il progetto Campus Tè, il percorso di accompagnamento alla visione degli spettacoli della stagione. L’incontro è gratuito e aperto a tutti, senza prenotazione.

Ascanio Celestini è attore e regista, esponente di spicco del teatro italiano civile e di narrazione. Nel 1998 Celestini scrive e interpreta il suo primo monologo “Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini.” A Schio ha portato in scena nel primo decennio degli anni 2000 “La Fabbrica”, “Scemo di guerra” e “Appunti per un film sulla lotta di classe”. I suoi spettacoli si aggiudicano moltissimi premi, tra i quali il Premio Ubu speciale “per la capacità di cantare attraverso la cronaca la storia di oggi come mito e viceversa”.