Ossigeno e Unesco: ecco come libertà di espressione è a rischio

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Ossigeno in collaborazione con Unesco ha diffuso oggi del materiale incentrato sul tema della diffamazione e delle querele per limitare la libertà di espressione.

Una informativa rende noto che il materiale in questione, sotto forma di link a varie risorse presenti sul web “riguarda un nuovo studio dell’Unesco che documenta l’uso scorretto che si fa del sistema giudiziario per limitare la libertà di espressione e di stampa. Il documento fornisce una rappresentazione di come vanno le cose nel mondo (male) e parlando dei vari Paesi individua quali sono i ritardi in Italia”.

Ecco i link:

SPECIALE DIFFAMAZIONE/ NUOVI DATI UNESCO SU LEGGI E QUERELE
Il testo della ricerca che documenta un preoccupante trend a livello internazionale e rivolge alcune raccomandazioni
Uso scorretto della giustizia, leggi punitive vecchie e nuove, cause e  querele temerarie per diffamazione, turismo giudiziario
Nel mondo cresce l’abuso delle accuse penali di diffamazione ai giornalisti  e nascono leggi poco rispettose del bilanciamento dei diritti
L’aumento delle querele temerarie e delle SLAPP – La diffamazione perseguita come reato – Le richieste ai governi 
Il dossier dell’Agenzia ONU mostra che a livello internazionale emergono preoccupanti tendenze già riscontrate in Italia da 10 anni
La lista delle riforme promesse da 20 anni, presentate al parlamento a ogni inizio legislatura e mai approvate
Il coordinatore dell’Ufficio Assistenza Legale di Ossigeno commenta la ricerca UNESCO sull’uso scorretto della giustizia

Ossigeno, ovvero l’OSservatorio Su Informazioni Giornalistiche E Notizie Oscurate, è nato per documentare e analizzare il crescendo di intimidazioni e minacce nei confronti dei giornalisti italiani, in particolare contro i cronisti impegnati in prima linea nelle regioni del Mezzogiorno, nella raccolta e diffusione delle informazioni di pubblico interesse più scomode e, in particolare, nella ricerca delle verità più nascoste in materia di criminalità organizzata.

A novembre del 2008 ha ottenuto il patrocinio del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, a marzo del 2009 il patrocinio del Consiglio Nazionale della FNSI. Ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza pubblica del grave fenomeno della limitazione della libertà di stampa e di espressione attraverso minacce, abusi, inadempienze. che limitano la circolazione delle notizie e il diritto dei cittadini di essere informati. Primo osservatore: Lirio Abbate, vice direttore del settimanale l’Espresso.