Rimanenze FIR: Patrizio Miatello a Roma dal 14 al 16 dicembre per continuare l’attività per portare il Governo a sbloccarle

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Ex banche venete e Fir. Patrizio Miatello, Rodolfo Bettiol e Loris Mazzon: protagonisti della nascita del FIR (Fondo Indennizzi risparmiatori)
Ex banche venete e Fir. Patrizio Miatello, Rodolfo Bettiol e Loris Mazzon: protagonisti della nascita del FIR (Fondo Indennizzi risparmiatori)

Come è noto, il Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR) aveva ultimato l’attività il 31/07/2022 (fonte dal sito CONSAP https://www.consap.it/risparmio-tradito-e-ora-che-la-politica-onori-le-promesse/), era stato programmato con il Governo precedente che entro il 31 luglio 2022 avrebbe risolto sia il chiarimento definitivo per il riparto delle rimanenze che il riesame di alcuni risparmiatori penalizzati a causa di forza maggiore Covid non avevano ricevuto i documenti dalle banche e con la caduta del Governo in fase del disbrigo degli affari correnti veniva approvava con modificazione della legge la proroga della Commissione Tecnica del Fondo FIR al 31 dicembre 2022.

In data 29 settembre 2022, nonostante il mancato inserimento nella legge della causa di forza maggiore Covid per mancato ricevimento documenti, la Commissione Tecnica del FIR deliberava di prendere in esame le istanze corredate dalla documentazione bancaria pervenuta agli istanti dalle banche cessionarie dopo il 31 luglio 2022 e non ancora trasmessa a Consap fino al 15 ottobre 2022, (fonte Consap https://fondoindennizzorisparmiatori.consap.it/News ) attività in fase di chiusura definitiva che ha salvato oltre 1.000 risparmiatori.

Abbiamo più volte sollecitato tramite pec anche questo Governo a dare corso al riparto delle rimanenze aumentando la percentuale proporzionalmente, come già previsto dalla legge, che verrebbe interpretata da parte del MEF al condizionale, mentre ai sensi dell’art. 496 della Legge 30 dicembre 2018 n. 145 la percentuale del 30 percento può essere incrementata, qualora le somme complessivamente erogate siano inferiori alla previsione di spesa dell’esercizio finanziario.

Ne consegue che va fatta, stante il risparmio di spesa conseguito, una ulteriore ripartizione tra coloro che hanno già ottenuto l’indennizzo iniziale come vittime accertate. Non può ritenersi che tale ulteriore ripartizione sia nella discrezionalità della Pubblica Amministrazione. La legge espressamente prevede l’ulteriore ripartizione, né prevede alternative alla stessa. Ne consegue che sussiste il diritto dei risparmiatori all’ulteriore riparto prospettato per un residuo di circa 400-450 milioni dai conti dormienti risvegliati che hanno alimentato il fondo per € 1,575 Miliardi e che il riparto va effettuato entro il 31 dicembre 2022. Il potere è in realtà un dovere.

Al di là di quanto sopra, abbiamo proposto a tutti i gruppi Parlamentari un emendamento atto a sbloccare definitivamente e  incondizionatamente le rimanenze a tutela delle 138.000 Vittime già accertate che avevano e hanno redditi molto al di sotto dei 35.000 € e avevano e hanno patrimoni mobiliari a € zero in quanto azzerati dalle ex banche cancellate dalla messa in L.C.A.

L’emendamento confermativo già nella legge è stato proposto a tutti i Gruppi Parlamentari e al Governo per dare corso al riparto entro il 31 dicembre 2022:

“Gli importi di cui art.1, comma 493, della legge n. 145 del 30 dicembre 2018, stanziati e non utilizzati, sono ripartiti in misura proporzionale tra i soggetti di cui al comma 494 della medesima legge già destinatari della misura”

Dal 14 dicembre fino a venerdì 16 saremo a Roma per capire se questo Governo vuole dare corso alla legge per alleviare le vere vittime già accertate o se vuole perdere tempo e non dare corso alla legge per il via libera al riparto definitivo delle rimanenze che di diritto sono delle vittime già accertate.

Pur ritenendo che la legge lo prevede già e che il mancato riparto andrebbe contro la legge, per sicurezza abbiamo proposto a tutti i gruppi parlamentari l’emendamento prima riportato che confermi quanto già previsto dalla legge.

L’emendamento che abbiamo proposto a tutti i gruppi Parlamentari, per sbloccare definitivamente e graniticamente, le rimanenze finali del Fir pari a 400/450 milioni di euro (risorse già stanziate provenienti dai conti Dormienti da noi individuati poi risvegliati, per alleviare con il fondo le vittime dei reati finanziari, quindi non soldi pubblici dei contribuenti), a beneficio delle 138.000 famiglie dei risparmiatori vittime già accertate che al 95%, avevano e hanno redditi di molto inferiore ai € 35.000 e non avevano e non hanno patrimoni mobiliare, in quanto i risparmi di generazioni che avevano accantonato erano stati tutti azzerati dalle ex banche cancellate dalla messa in liquidazioni: quindi i più deboli e bisognosi, molti in estrema necessità..

Patrizio Miatello 

Presidente Associazione Ezzelino III da Onara