Silvio Giovine resta assessore a Vicenza, arrivata la deroga di Fratelli d’Italia

1684
Silvio Giovine botti
On. Silvio Giovine (FdI)

L’assessore alle Attività produttive del Comune di Vicenza, Silvio Giovine, resta al suo posto grazie a una deroga di Fratelli d’Italia.

Il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, lo ha reso noto confermando la permanenza a Palazzo Trissino dell’amministratore eletto alla Camera dei Deputati alle scorse elezioni politiche di settembre 2022 all’Uninominale nel collegio di Bassano del Grappa per Fratelli d’Italia.

Sivlio Giovine stesso, a commento del risultato elettorale delle politiche aveva manifestato da subito la volontà di mantenere entrambe le cariche, nonostante un orientamento contrario su casi simili manifestato dal proprio partito.

Ovvero, quella per la quale ogni componente di Fratelli d’Italia eletto al Parlamento avrebbe dovuto rinunciare entro il 31 dicembre ad ogni carica di governo a livello locale o per conto del partito, proprio come nel caso dell’assessore vicentino Silvio Giovine.

Un orientamento motivato dal taglio dei parlamentari e, di conseguenza, dal coinvolgimento di ogni singolo parlamentare in un numero più ampio di commissioni, quindi: più impegni meno tempo per governare.

Silvio Giovine, che per il Comune di Vicenza è assessore con deleghe in materia di Commercio e attività produttive, Politiche del lavoro, Turismo, Valorizzazione del centro storico e coordinamento di eventi e manifestazioni, recentemente si è segnalato a livello parlamentare per la presentazione di un Ordine del giorno approvato nell’ambito della Legge di Bilancio 2023, presentato con altri deputati vicentini: Erik Pretto (Lega) e Maria Cristina Caretta (FDI).

Con esso, si chiedeva al Governo di abbassare la soglia di fatturato medio per stabilire la soppressione di aziende partecipate da enti pubblici. Una richiesta fatta anche citando il caso dell’Aeroporto Arturo Ferrarin di Thiene, “che ci è stato sottoposto in maniera bipartisan dagli amministratori di maggioranza e minoranza della città” dicevano i parlamentari vicentini in merito.