Crisanti-Zaia, Il Veneto che Vogliamo: “Sistema oppressivo contro chi si oppone”

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Il Veneto che vogliamo Crisanti-Zaia
Il Veneto che vogliamo
Nello scontro politico-giudiziario Crisanti Zaia Il Veneto che Vogliamo sta dalla parte del microbiologo e senatore PD. Tanto che il prossimo 21 gennaio 2023 organizzerà un incontro pubblico con lo stesso medico.
L’intento è parlare della vicenda complessiva che riguarda l’inchiesta sulle presunte irregolarità nelle commesse di tamponi rapidi della Abbott e altrettanto presunte macchinazioni del governatore Veneto Luca Zaia contro Andrea Crisanti (leggi qui) soffermandosi su di un aspetto in particolare: la presunta esistenza in Veneto di un sistema oppressivo contro chi si oppone.
“Dietro la rappresentazione quotidiana, studiata e costruita scientificamente, di un politico moderato, ci sarebbe un attaccamento ossessivo al potere: questo quanto riportato da Report in diretta televisiva mercoledì 2 gennaio – affermano insieme Elena Ostanel, consigliera regionale de Il Veneto che Vogliamo, e i portavoce del medesimo movimento civico Carlo Cunegato e Vania Trolese -.
Report, rileggendo le carte del processo a Rigoli, ha reso pubbliche le intercettazioni a Zaia, che rivelano un disegno per far fuori Crisanti. Così Zaia, dopo che Toniolo ritratta sulla denuncia, che è in realtà un esposto, sbotta: ‘Sono qua a rompermi i coglioni da 16 mesi, stiamo per portarlo allo schianto e voi andate a concordare la lettera per togliere le castagne dal fuoco al senato accademico, per sistemare Crisanti’“!
“Parole come pietre, di una gravità assoluta – denuncia Ostanel – perché chi è stato scelto dalla Giunta per la gestione della seconda ondata in Veneto, che ricordiamo aver avuto il più alto tasso di mortalità rispetto alle altre regioni d’Italia, è oggi indagato nell’ambito di una gara d’acquisto di tamponi rapidi. Chi aveva messo in guardia dalla maggior sensibilità dei tamponi Abott, che nel 30% dei casi potevano sbagliare, è invece nella macchina del fango”.

E ancora, circa lo scontro Crisanti-Zaia: “Parole che dimostrano una concezione della democrazia piuttosto bizzarra: non si può mettere in discussione la gestione del potere del Doge. Chi si permette di farlo va fatto schiantare – specificano i due portavoce Cunegato e Trolese, coinvolti anch’essi nella vessazione leghista -.
Così come è successo con noi, portati in tribunale. Poi il giudice ha archiviato, dimostrando che dicevamo cose vere, ben documentate, ma il messaggio è chiaro: non bisogna criticare. Anche se è da 10 anni che ci battiamo per difendere la sanità pubblica, anche se abbiamo portato in piazza 20.000 persone in tre grandi manifestazioni. Dobbiamo stare zitti o ci prendiamo una querela. E anche se viene archiviata Zaia vince in ogni caso: perché lui non paga niente, e noi pure sì, e perché si crea un clima di terrore che porta tutti a tacersi”.

“Proprio per rimettere al centro questo enorme problema, il 21 organizzeremo a Padova un importante evento insieme allo stesso Crisanti – ribadiscono i tre -. È giunto il momento di alzare la testa. Il pattern sembra uguale per tutti, e non possiamo più accettarlo. Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la propria libertà a esserci”.