Covid in Veneto, Direzione Prevenzione: non ci sono nuove varianti

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disagio adolescenti covid veneto
disagio adolescenti covid veneto

Non ci sono nuove varianti Covid in Veneto secondo la Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare e Veterinaria.

La struttura regionale ha diffuso oggi i dati sulla circolazione del Covid.

Tra il 29 dicembre 2022 e il 2 gennaio 2023, l’IZSve ha effettuato la caratterizzazione del genoma di SARS-CoV-2 di 34 campioni, più 4 campioni appartenenti a soggetti provenienti dalla Cina.

I 34 campioni sono tutti appartenenti alla variante Omicron: BA.5 e sublineage (88.2%) e BA.2 e sublineage (11.8%). Nello specifico in Veneto questa settimana il lineage BA.5* si conferma come prevalente. All’interno del lineage BA.5*, BQ.1 e sublineage e BF.7 e sublineage (VUM, Variant Under Monitoring secondo WHO) raggiungono in questo monitoraggio settimanale la percentuale rispettivamente del 70.6% (in aumento di 13 punti percentuali rispetto alla settimana scorsa) e 11.8% e si confermano essere i due sublineages prevalenti. Tra i campioni del lineage BA.2*, due appartengono alla variante BA.2.75* (BN.1.4 e CH.1.1) e due alla variante XBB*, nessuno dei quali appartenente al sublineage XBB.1.5 che si sta rapidamente diffondendo negli Stati Uniti.

I 4 campioni dei soggetti provenienti dalla Cina sono di 4 Aziende ULSS differenti e rispettivamente sono stati così sequenziati: ULSS8 (Omicron BA 5.2), ULSS6 (Omicron BF.7), ULSS5 (non sequenziabile) e ULSS2 (Omicron, BA 5.2). I risultati regionali sono in linea con i dati nazionali disponibili. Ad oggi, tutti i virus caratterizzati negli ultimi mesi in Cina appartengono alla variante Omicron e la maggior parte dei lineage circolanti sono stati già identificati a livello nazionale e in Veneto.

I dati sono stati così commentati dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “I dati del sequenziamento nella nostra regione riguardanti il Covid, possiamo definirli confortanti.

Ma questi anni di pandemia ci hanno abituato a tenere sempre alta la guardia e continueremo a farlo.

È necessario proseguire con decisione sulla via della prevenzione, avendo come punto di riferimento le indicazioni scientifiche. Continueremo a monitorare la situazione con la massima attenzione, e a rispettare tutte le misure saranno richieste anche a fronte di arrivi dai Paesi dove sono confermate nuove massicce ondate di Covid e nuove varianti”.