La polizia locale di Vicenza indice uno sciopero e la Prefettura precetta 29 Agenti: esordisce così nella nota che pubblichiamo Roberto Fogagnoli per Rifondazione Comunista – Unione Popolare. Finisce così, nell’Italia e nella Vicenza governata dalla destra, il sacrosanto diritto di sciopero previsto e tutelato dalla nostra Costituzione.
Se il ministro del dicastero della scuola pubblica, Valditara, per ora si è limitato, a parole, ad un attacco del diritto di sciopero del personale della scuola, a Vicenza siamo già allo scontro frontale, dove a vincere è il potere.
Da molto tempo la situazione delle forze di polizia locale di Vicenza sono messe sotto stress a causa della mancanza cronica ed annosa di personale che mette in pericolo, ogni giorno, la vita e la sicurezza degli agenti. Ad una indizione di sciopero per doman, 8 gennaio, per evidenziare il pessimo stato in cui versano le forze di polizia, chiamate ad aumentare la loro presenza sul territorio di giorno e di notte, a coprire lunghi turni di servizio per sopperire appunto la carenza di personale, si risponde con una ingiustificata precettazione.
Dice la CUB: “La precettazione dei lavoratori in sciopero è la sconfitta dello Stato che sta tagliando i servizi pubblici in modo sempre più evidente…calpestando i diritti fondamentali dei lavoratori..” Il PRC – U.P. è assolutamente in sintonia con questa posizione ed appoggia fermamente la lotta degli agenti di polizia urbana
Da una situazione così grave si potrà uscire solo continuando la mobilitazione e proseguendo nell’azione di sciopero. Quando le forze dell’ordine sono attente ai diritti dei lavoratori e chiedono attenzione proprio per potere svolgere il loro lavoro con serenità anche la cittadinanza si sente più sicura ma sicurezza non significa repressione ma prevenzione e per fare prevenzione ci deve essere una struttura adeguata e ben funzionante.
I lavoratori della polizia urbana hanno ragione
Roberto Fogagnoli per Rifondazione Comunista – Unione Popolare
