Perseguibili d’ufficio lesioni o sequestro di persona con aggravante mafiosa? Zanettin: “Ragionevole ma stop populismo giudiziario ed eccessi legislativi”

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Pierantonio Zanettin (Forza Italia) decreto rave balcani
Pierantonio Zanettin (Forza Italia)

Dopo tante polemiche il ministro Nordio (tutto sul ministro su ViPiu.it, ndr) annuncia l’intenzione di modificare la riforma Cartabia, prevedendo che le lesioni personali, o il sequestro di persona, accompagnati dalla aggravante mafiosa tornino procedibili d’ufficio. Abbiamo chiesto al senatore Pierantonio Zanettin cosa ne pensa.

Credo che, considerato l’allarme lanciato da certi procuratori della Repubblica  sulle pagine dei giornali, questa modifica sia ragionevole.
Ma non mi pare però una modifica così rilevante, da meritare tutto questo chiasso mediatico.
Anche prima della riforma Cartabia le lesioni personali se lievi, con prognosi inferiore ai 20 giorni,  pur aggravate dal contesto mafioso,  erano perseguibili a querela di parte.
Se ora vogliamo renderle perseguibili d’ufficio va bene.
Ma bisogna chiarire una volta per tutte, e fuori da certi (deprecabili) schematismi ideologici, che tipo di Giustizia vogliamo per l’Italia.

Senatore, si spieghi meglio

L’Europa ha detto al nostro paese che non si può più andare avanti con processi che durano decenni e carichi giudiziari patologici.
Ha destinato quindi ingenti risorse all’interno del PNRR, per velocizzare la giustizia nel nostro paese.
La strada intrapresa con la riforma Cartabia è quella della deflazione.
La ratio è quella ci concentrare le risorse, che oggi ci sono  (e non sono poche), sui reati di maggiore allarme sociale e lasciar perdere quelli bagattellari, che intasano gli uffici e finiscono il più delle volte prescritti.

Ma così però il cittadino non resta indifeso?

Anche oggi il cittadino è sgomento ed inerme quando verifica che il ladro arrestato in flagranza nel suo appartamento viene rilasciato a piede libero dopo pochi giorni e la convalida dell’arresto.
L’alternativa alla deflazione è chiara.
Se vogliamo davvero perseguire con efficacia  tutti i reati, compresi quelli minori, bisogna che la politica si attrezzi a raddoppiare in breve tempo il numero dei magistrati e del personale amministrativo, a costruire nuovi tribunali e nuovi carceri.
Ma ammesso che ciò sia possibile, dove troviamo le risorse?

Lei, senatore Zanettin, quindi difende la riforma Cartabia ?

Io mi ritengo laico rispetto ad essa.
Detesto però il populismo giudiziario e la schizofrenia legislativa.
Vorrei che i partiti affrontassero i temi della giustizia senza pregiudizi, e senza pensare di lucrare qualche voto sollecitando la pancia degli elettori.
Ma, ahimè, la Giustizia, da Mani Pulite in poi, è diventata oggetto  di campagne propagandistiche populiste ed il serio dibattito giuridico e culturale è stato messo da parte.

Anche se ospiteremo altri pareri, tra cui, a breve, quello del già magistrato Giovanni Schiavon, non sempre “tenero” con Nordio, soprattutto su quest’ultima… stroncatura del sistema giudiziario italiano come dare torto, anche da posizioni diverse e, per quanto ci riguarda, per esperienze personali, a Zanettin, pluri-parlamentare vicentino nonchè avvocato e già membro laico del Csm?