Dueville stupisce da Villa Monza al Duomo fino al percorso biblico “Evangelium”

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Villa Monza, sede del Municipio di Dueville. Foto: Marta Cardini

Dueville è un Comune a pochi km a nord di Vicenza che sorprende per la bellezza delle sue ville storiche. Sembra che prenda il nome dall’antica unione di due villaggi. Nei pressi della cittadina si trova anche la nota Villa Caldogno di Caldogno. Appena si arriva in centro a Dueville, in piazza Monza, si nota subito l’imponente Villa Monza, sede del Municipio (foto di copertina). Nelle vicinanze, c’è un ampio parcheggio con la sontuosa chiesa delle Sante Maria e Fosca. Mentre nei pressi del laghetto di pesca sportiva “Pilastroni” si trova l’imponente Villa Da Porto Casarotto.

Villa Monza

Si chiama così perchè nel Basso Medioevo i Monza, originari di Milano, si stabilirono nella città Berica, avviando lucrosi commerci con raggio d’azione fino a Venezia. Nel 1396 Alberto Monza ottenne la cittadinanza della Serenissima, che nel 1404 ottenne la dedizione del territorio vicentino. Questa famiglia borghese era composta da mercanti di lane e tessuti, notai, proprietari terrieri, bancari, investitori. Alcuni di essi giunsero a essere membri del Gran Consiglio di Vicenza. I Monza divennero quindi una fra le dieci più importanti famiglie della città e acquistarono il territorio di Dueville: risiedevano a Vicenza, ma utilizzavano il loro possedimento fondiario per costruirvi tenute signorili di svago e per le coltivazioni agricole.

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La chiesa delle Sante Maria e Fosca a Dueville. Foto: Marta Cardini

La Chiesa delle Sante Maria e Fosca

Meravigliosa e imponente, la chiesa parrocchiale fu costruita tra il 1928 ed il 1955. Ogni anno, nei mesi di dicembre e gennaio, all’interno del vecchio coro della chiesa viene realizzato un percorso biblico, un speciale “presepe” a grandezza umana e in movimento. Tredici scene, con statue a grandezza naturale, riproducono brani tratti dal Vangelo. Poi ci sono gli episodi più importanti della vita del Cristo raccontati, oltre alle statue da una voce narrante e da musiche che creano un’atmosfera unica. Il percorso si chiama “Evangelium-storia della salvezza”.

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Una scena dell’ultima cena di Gesù di Evangelium. Foto: Marta Cardini

L’interno della chiesa

Anche l’interno della chiesa è molto interessante da visitare. La peculiarità principale è il grande affresco nell’abside che rappresenta una maestosa scenografia, perché si innalza per dieci metri fino ad arrivare alla piccola cupola sopra al presbiterio. Soffermandosi ad analizzare l’ambiente interno, emerge come quest’ultimo sia caratterizzato da un linguaggio paleo-cristiano, che risulta coerente con l’assetto basilicale a tre navate sostenuto da otto colonne, quattro pilastri, e terminato da un’abside semicircolare. Tutta la chiesa, sia all’interno che all’esterno, risulta armoniosa nella linea e nel colore e ricca grazie ai marmi e alle pitture presenti.

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L’interno della chiesa. Foto: Marta Cardini

Villa Da Porto Casarotto

Una delle più maestose e importanti ville della cittadina è Villa Da Porto Casarotto, che si trova nella zona del laghetto di pesca sportiva “Pilastroni”. Commissionata dai Da Porto dal 1774 al 1776 su disegno di Ottone Calderari. Rimasta in parte incompiuta, domina il paesaggio circostante. Vicino si trova l’Oratorio Porto, sempre progettato da Calderari, con un ricco corredo decorativo di statue e stucchi di Francesco Leoni, affreschi di Paolo Guidolini e pala d’altare di Giacomo Ciesa. La villa si eleva al termine di uno scenografico viale rettilineo che si diparte dalla Statale Marosticana. Presenta un’ampia scalinata che accede ad un maestoso pronao ionico. Nel suo progetto originario, la villa avrebbe dovuto essere affiancata da due ali rientranti, che avrebbero dato una incredibile maestà all’edificio. A sinistra della Villa sorge un grande rustico della fine del Settecento, dominato al centro da un orologio.

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Villa Da Porto Casarotto vista dal laghetto Pilastroni. Foto: Marta Cardini