Mattia Battistetti aveva 23 anni quando è stato ucciso da un carico di 15 quintali sganciato da una gru in movimento nel cantiere dove lavorava. Era il 29 aprile 2021 a Montebelluna (TV): la sua vita terminava sul colpo e iniziava la battaglia della sua famiglia affinché la morte del giovane non fosse l’ennesima “tragica fatalità” senza responsabili, niente più che un numero freddo e silenzioso nella conta di chi perde la vita sul lavoro in Italia.
La battaglia della famiglia e dell’Associazione Mattia Battistetti Osv, è anche la nostra battaglia, di tutte e tutti noi che dobbiamo lavorare per vivere. Perché ogni anno soltanto in Italia vengono uccisi sul luogo di lavoro o in itinere circa 1400 lavoratrici e lavoratori, più di 3 al giorno. Nel mondo, secondo le stime dell’ILO, si parla di 6300 morti al giorno, più di 2,3 milioni all’anno. Si tratta di cifre che fanno rabbrividire. Ancor più se si pensa che la quasi totalità di queste vite spezzate non riceve giustizia né risarcimento: restano, appunto, dei numeri all’interno di una statistica.
Questo non è un caso, bensì la precisa manifestazione di un modello di sviluppo e di società che considera lavoratrici e lavoratori come “carne da macello”, sempre più priva di diritti e dignità. Garantire che le responsabilità siano accertate e sanzionate, dunque, così come rompere il silenzio che circonda queste morti gridando “mai più!”, significa battersi per un mondo libero dallo sfruttamento. Per questo chiediamo più controlli, più ispettori del lavoro, pene più severe per il mancato rispetto delle norme di sicurezza. Per questo pretendiamo l’abolizione del Jobs Act e di tutte le leggi che hanno precarizzato il mondo del lavoro, insieme ad un salario minimo legale e alla riduzione generalizzata dell’orario di lavoro.
La mattina di giovedì 26 gennaio 2023 avrà luogo la prima udienza del processo ai responsabili della morte di Mattia e Unione Popolare parteciperà, a fianco della famiglia Battistetti e di altre realtà politiche, associative e sindacali, alla manifestazione indetta per le ore 9 nel piazzale del tribunale. Sarà presente anche il portavoce di UP, Luigi De Magistris.
Questo non è un caso, bensì la precisa manifestazione di un modello di sviluppo e di società che considera lavoratrici e lavoratori come “carne da macello”, sempre più priva di diritti e dignità. Garantire che le responsabilità siano accertate e sanzionate, dunque, così come rompere il silenzio che circonda queste morti gridando “mai più!”, significa battersi per un mondo libero dallo sfruttamento. Per questo chiediamo più controlli, più ispettori del lavoro, pene più severe per il mancato rispetto delle norme di sicurezza. Per questo pretendiamo l’abolizione del Jobs Act e di tutte le leggi che hanno precarizzato il mondo del lavoro, insieme ad un salario minimo legale e alla riduzione generalizzata dell’orario di lavoro.
La mattina di giovedì 26 gennaio 2023 avrà luogo la prima udienza del processo ai responsabili della morte di Mattia e Unione Popolare parteciperà, a fianco della famiglia Battistetti e di altre realtà politiche, associative e sindacali, alla manifestazione indetta per le ore 9 nel piazzale del tribunale. Sarà presente anche il portavoce di UP, Luigi De Magistris.
Unione Popolare Veneto