Ieri la candidatura ufficiale di Francesco Rucco a caccia dl bis al Comune di Vicenza. Oggi, Possamai punge.
Dopo le lievi schermaglie dei mesi scorsi, ora che le due candidature principali, probabilmente non le sole, sono state ufficializzate può partire il dibattito elettorale per le amministrative 2023 di Primavera, prima della campagna elettorale vera e propria.
Ecco che allora il candidato di centrosinistra Giacomo Possamai (leggi qui) afferma: “Sono felice che Francesco Rucco abbia finalmente avuto il permesso dei partiti, atteso per mesi, e abbia potuto annunciare la sua candidatura (leggi qui).
Ne sono felice per due motivi. Il primo è perché così può iniziare un confronto tutto concentrato sulla città e sulle cose da fare, sulle idee e sui progetti. Ma anche, attenzione, sui risultati. E questo è il secondo motivo per cui sono contento che il candidato della destra sia Rucco e non, come voleva anche qualche suo alleato partitico, qualcun altro. Perché Rucco dovrà rispondere delle troppe promesse fatte e non mantenute in questi anni. Dovrà spiegare perché dei roboanti annunci di campagna elettorale così poco si sia concretizzato”.
E qui si ritorna ai “fallimenti” che da tempo le anime del centrosinistra cittadino rimproverano al primo cittadino: “Il coraggio che non ha avuto in questi mesi di melina e attese romane Rucco lo ha però mostrato ieri: annunciando la propria ricandidatura a Campo Marzo – dichiara Possamai – e sostenendo persino che il parco è Il simbolo della rinascita della città. Più che altro è il simbolo del fallimento della sua amministrazione, del tradimento delle promesse su sicurezza e degrado che sono state al centro della sua candidatura nel 2018, e anche della distanza dalla realtà di una giunta chiusa dentro a Palazzo Trissino”.
Secondo il candidato sindaco, attuale capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Veneto, Rucco pagherà per le promesse non mantenute: “Chi vive la città – ha aggiunto – può vedere coi propri occhi e giudicare. E la realtà è quella di una città più sporca, meno sicura, più in disordine. La realtà è quella di una Vicenza che ha smesso di investire sull’innovazione, che non ha coraggio, che non ha visione. Per fortuna, i cittadini hanno un modo chiarissimo per far sentire la propria voce e ricordare la realtà a chi governa: il voto“.
Possamai, poi, punge anche quando si ritrova a rispondere alle accuse ricevute da Rucco, che “mi accusa di non essermi interessato di Vicenza in questi anni. Ovviamente è falso. È vero invece che da quando sono stato eletto in consiglio regionale ho cercato di rappresentare i vicentini a Venezia, preferendo lavorare concretamente per il territorio su tanti progetti piuttosto che usare quel ruolo per criticare ogni due per tre ciò che accadeva a Vicenza.
Anche perché – prosegue il candidato di centrosinistra – c’era chi lo faceva bene e con impegno: penso ai consiglieri comunali di minoranza in città. Mi sembrava scorretto e in generale preferisco parlare con i fatti anziché con le chiacchiere. Cosa che dovrebbe valere anche e tanto più per un sindaco in carica. Ma su questo fronte Rucco non si deve preoccupare: da candidato sindaco della nostra città ho intenzione di parlare ogni giorno di Vicenza. Di ciò che non è stato fatto in questi anni. E di ciò che le serve per rilanciarsi. C’è molto, molto da dire”.
E oggi ha iniziato.