Il “dolce piacere” italiano è ritornato nel capoluogo romagnolo dopo tre anni, con SIGEP 2023, la kermesse internazionale che ha ripercorso l’edizione record del 2020 con oltre 1.000 le imprese partecipanti .
Il settore della ristorazione dolce e della panificazione, in questi giorni, ha recuperato nella storica sede del SIGEP la rinnovata e ritrovata fiducia delle imprese, in questo nuovo periodo post-pandemico, nonché il recupero della fiducia tra gli operatori e consumatori .
A Rimini visitatori da 155 Paesi .
La 44esima edizione del SIGEP (Salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè), ha visto una nutrita schiera di visitatori esteri provenienti da ben 155 Paesi. Il vecchio continente l’ha fatta da padrona con il 77% degli arrivi, il 12% da Asia e Medio Oriente, il 7% dalle Americhe ed infine il 4% dall’Africa; in particolare dal Marocco, Algeria Egitto, Libia e Nigeria. A coronamento del successo di presenze, fuori da ogni previsione, ben 450 top buyers, provenienti da 78 paesi del mondo e giunti in Italia grazie alla partnership strategica con ICE Agenzia e il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale .
L’Italia campione europeo del Dolce .
Un mondo quello dolce, protagonista del comparto “fuori casa”, che in Italia vale circa 60 miliardi .
Un settore che vede il nostro Paese, capofila in Europa, per valore di mercato dei ristoranti Full Service, con una quota complessiva di 36 miliardi di euro nel 2022 .
Il “dolce stile nuovo” italiano con l’innovazione della filiera riconoscibile di prodotto .
Non serve scomodare la letteratura italiana per sottolineare che nella nuova tendenza di produzione del dolce nostrano si sono rivelati protagonisti le tendenze di consumo e i relativi nuovi stili di vita. Con una parola chiave, oramai universale: la sostenibilità .
Ad aggiungersi l’esperienza del consumatore sempre più esperto e la consapevolezza di ciò che degusta. Un consumatore che desidera innanzitutto prodotti qualificati ed inseriti in una filiera riconoscibile, e soprattutto sostenibile .
Italian food: una filiera produttiva nazionale senza crisi .
Le filiere italiane del food e dolce sembrano tutte in ottima salute, anche in relazione al contesto di incertezza dell’anno appena passato .
Il gelato artigianale e la pasticceria continuano ad essere rilevanti nei consumi degli italiani.
In ripresa il cioccolato: il primo semestre del 2022 segna un controvalore di 882,7 milioni di euro. Il caffè resta infine una delle bevande più amate dagli italiani; il 95% della popolazione del Belpaese lo assume abitualmente. Stabile il mercato del pane, con l’84,9% dei consumatori che si rivolge al panificatore quasi quotidianamente . Per l’export, il caffè , gelato, dolci e cioccolato italiani sono tutti in prima fila . Il “dolce” made in Italy, nel 2022 ha raggiunto un valore record di 9 miliardi nel 2022, con una crescita del 16% .
Ma gelati, dolci, caffè e cioccolato non conquistano solo il tradizionale mercato europeo; ma sono rincorsi dai cinesi (+17%) affiancati dai “cugini” giapponesi (+13%), a testimonianza di un gradimento che non conosce frontiere .
Insomma bisogna ammettere, dati alla mano, che il dolce tricolore, in questo momento di crisi congiunturale ed internazionale, ci rende tutto… meno amaro.