Il consigliere comunale di Vicenza del Pd, Giovanni Battista Rolando, ha presentato un ordine del giorno per le sedute previste oggi e nei prossimi giorni sul Bilancio di previsione 2023-2025 sul tema del “gettone” di presenza per i semplici consiglieri.
Un tema sul quale nei giorni scorsi lo stesso consigliere dem aveva interrogato l’attuale amministrazione comunale (ne abbiamo scritto qui) sulla volontà di procedere all’adeguamento della somma (di meno di 40 euro a seduta), ritenuta sproporzionata rispetto all’impegno necessario a svolgere il mandato.
Con l’ordine del giorno presentato, Rolando impegna “il sindaco ad assumere l’iniziativa istituzionale e politica più opportuna al fine di rideterminare il gettone di presenza dei consiglieri attualmente fissato a 36,15 euro lordi per ogni seduta di consiglio, onde superare l’iniquità presente incrementando l’importo del gettone di presenza per i consiglieri al valore medio dei gettoni degli altri Comuni veneti capoluogo di provincia, Padova, Verona, Treviso e Rovigo Venezia, essendo il Comune di Vicenza, con i suoi 110.000 abitanti in classe demografica compresa tra i 30.000 e i 250.000 abitanti”.
Rolando ricorda come, negli anni precedenti, l’importo era quasi più del doppio di quello attuale: “Negli anni – spiega Rolando – la materia è stata oggetto di una serie di interventi normativi, come da risposta del sindaco in Aula a domanda d’attualità in data 23 gennaio 2023:
– Anno 2002: il Consiglio comunale di Vicenza determinò l’importo del gettone in euro 82,63 e, in alternativa, un’indennità di funzione pari a euro 619,75 mensili;
– Anno 2003: tali misure furono confermate anche per l’anno 2003;
– Anno 2004: gettone di presenza diminuito rispettivamente a euro 81,36 e a euro 427,14;
– Anno 2005: importi mantenuti analogamente al precedente anno- deliberazione consiliare n. 23/2005);
– Anno 2006: gli importi sopra indicati per l’anno 2005 furono ridotti del 10% (determina dirigenziale 12.1.2006 P. Gn. 2012);
– Nell’anno 2008 l’importo del gettone di presenza è stato fissato in euro 36,15, mantenuto inalterato negli anni successivi ed attualmente in vigore”.
