Ritardi al Csm, neoeletto vicepresidente Pinelli detta nuovi ritmi. Senatore Zanettin (FI) plaude

624
Avvocato Fabio Pinelli ritardi al csm
Fabio Pinelli

Il neo eletto vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli, è convinto che al Csm si siano accumulati troppi ritardi. Lo ha detto aprendo la prima seduta del plenum: “Finita l’emergenza (riferimento agli scandali Palamara, Davigo, ndr) è necessario garantire la funzione dell’organo con correttezza, trasparenza e fedeltà al proprio mandato costituzionale”, facendo in modo che ritorni ad essere “un’istituzione meritevole della fiducia dei cittadini e dei magistrati”.

Allo scopo, Pinelli ha varato un cronoprogramma molto accelerato da svolgere per i prossimi 90 giorni, incassando anche la condivisione del presidente del Csm, il capo dello Stato Sergio Mattarella oltre che dell’unanimità del plenum. Stop, dunque, alla tradizionale settimana bianca, ovvero la prassi per cui i lavori del Csm si fermano una settimana al mese.

Per ovviare ai ritardi accumulati al Csm, si interverrà anche sulle gravi difficoltà funzionali, che generano tempi di discussione e decisione dilatati “che impongono di modificare questi ritmi” ha detto Pinelli.

“Il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, ha ereditato dal predecessore una situazione di gravi ritardi nell’evasione delle pratiche. Appare del tutto condivisibile la decisione di recuperare l’arretrato con un programma di lavori senza interruzioni per i prossimi 90
giorni”.

Lo ha scritto sui social il senatore vicentino Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia, in riferimento alle parole del vicepresidente del Csm, Fabio
Pinelli.