Formazione professionale in Veneto, caso Ipea – Afl: Braghetto e Spiandorello prescritti e assolti dopo 8 anni. La regione può ora rimettere la palla al centro

3405
Marco Spiandorello (ex Ipea) a S. Donà punta il dito contro gestione fondi formazione in Veneto
Marco Spiandorello (ex Ipea) a S. Donà punta il dito contro gestione fondi formazione in Veneto

Gentile direttore, le chiedo, pur se scrivo con la mia firma, Marco Spiandorello, di vari argomenti sulla sua testata, di poter ospitare la ricostruzione di fatti che mi hanno riguardato e “colpito” praticamente e reputazionalmente e di cui riferirò in terza persona cercando di essere il più obiettivo e “fattuale” possibile come sempre, fermo restando che so fin d’ora che lei sarà pronto ad ospitare eventuali diverse versioni, pur se la mia si basa su una sentenza. La ringrazio. Marco Spiandorello


Ci sembra giusto dare lo spazio che anche altri media nel frattempo hanno dato alla vicenda, che ci ha coinvolto anche in vari processi per diffamazione a mezzo stampa per nostri articoli su alcune assegnazioni di fondi per la formazione (leggi “Formazione by Romano-Donazzan, condanna di Coviello a 5500 euro di multa più danni per articoli su dossier Berlato depositato da Zaia in procura“), processi “generati” dalle regione Veneto del presidente Luca Zaia, dal suo assessore alla formazione, Elena Donazzan, e da dirigenti e consulenti del settore.

La vicenda di Marco Spiandorello è stata prima trattata spesso con attenzione maggiore alla “colpevolezza” piuttosto che alla dovuta “presunzione di innocenza” fino a prova, giudiziaria, contraria.

Inizieremo ad accogliere Marco Spiandorello ma, poi, siamo interessati a raccontare storie di altri indagati/imputati che “escono” dalle indagini e/o dai processi ma tanti anni dopo essere stati condannati mediaticamente.

Il sottoscritto ne sa qualcosa…

Ovvio, come ha anticipato il nostro collaboratore Marco Spiandorello, che sta affrontando su ViPiu.it il percorso per diventare giornalista pubblcista, che siamo pronti ad ospitare repliche e versioni diverse della vicenda da parte di eventuali interessati.

Il direttore


La vicenda e l’assoluzione dopo 8 anni

Il Tribunale di Padova, ha messo la parola fine ad una vicenda giudiziaria durata 8 anni col rinvio a giudizio nel 2020 degli amministratori di due enti di formazione professionale regionale, Iles Braghetto e Marco Spiandorello, per i reati di malversazione ai danni della Regione Veneto, per un importo complessivo di 1.200.000 euro, “per intervenuta prescrizione “.

Sul banco degli imputati erano, infatti, finiti Iles Braghetto, ex presidente della scuola Ipea di San Donà di Piave (Ve) e dell’Agenzia Formazione Lavoro di Padova, e il suo direttore Marco Spiandorello .

Nello stesso procedimento il giudice ha stabilito un doppio proscioglimento, invece, per Marco Spiandorello con l’assoluzione “per non avere commesso il fatto” a fronte del reato di “accesso abusivo ai sistemi informatici delle Agenzie delle Entrate”.

Le origini della vicenda giudiziaria.

L’indagine nasce da alcuni esposti arrivati negli uffici della procura di Venezia, uno dei quali firmato dal precedente amministratore dell’Ipea di San Donà di Piave, Rosario Florio, il quale avrebbe sostenuto di essere stato estromesso dai nuovi gestori dall’istituto di formazione professionale veneziano nel 2011.

Scuola di Estetica e Acconciatura gruppo Ipea - Afl.
Scuola di Estetica e Acconciatura gruppo Ipea – Afl.

Una verità alternativa, in sostanza accolta dal giudice nella sua sentenza per quanto non prescritto, era rappresentata dagli ex dirigenti dei due centri di formazione per estetiste e parrucchieri, presenti nelle province di Padova, Venezia, Treviso, Vicenza e Verona, in un un loro esposto del 2011 nei confronti dello stesso Florio per presunti ammanchi perpetrati dai precedenti amministratori, peraltro confermati parzialmente dalla stessa Regione, nel 2020, con un taglio di più di 2.000.000 euro nei fondi assegnati.

Le denunce incrociate e l’avvio delle indagini.

Infatti, a seguito degli esposti di Braghetto e Spiandorello, alla Procura di Padova e Venezia e poi alla Corte dei Conti, dal 2011 al 2019, come dichiara l’ex coordinatore «i  nostri enti subivano miriadi di verifiche amministrative da parte della Regione Veneto. Controlli avviati anche da denunce di un gruppo di docenti dei corsi professionali, i quali si sarebbero lamentati del fatto di aver ricevuto pagamenti parziali in riferimento alle loro prestazioni professionali, seguito alla fine del 2014 da un esposto addirittura del Presidente Zaia»

Il tracollo degli enti di formazione IPEA AFL con il blocco delle erogazioni a sostegno delle attività formative, dal 2014 .

La sede di via Passarin a Bassano dei due corsi di formazione revocati dalla Regione Veneto al CFP Ipea (foto Alessandro Tich)
La sede di via Passarin a Bassano dei due corsi di formazione revocati dalla Regione Veneto al CFP Ipea (foto Alessandro Tich)

«Le denunce – dice Spiandorello – hanno determinato effetti boomerang nelle erogazioni dei finanziamenti regionali, creando una voragine di debiti causati dal mancato pagamento dei crediti regionali, sospesi a seguito dei nostri esposti. Nonostante ciò, e senza risorse e molti debiti siamo arrivati a completare tutte le attività formative finanziate dalla Regione vantando un credito, con la stessa, nel mese di maggio 2015 per quasi 400.000 di euro, riferiti alle attività svolte negli ultimi 3 anni scolastici.

Lo strepitoso crescere dei crediti pubblici da noi vantati aveva prodotto un’esposizione debitoria che ha portato molti lavoratori a dimettersi, fornitori a sospendere le forniture e tutti insieme a intraprendere azioni giudiziali di recupero del credito fino alle dichiarazioni di fallimento di Afl nel 2016 e Ipea del 2017».

Afl e Ipea. Finito il processo. Ora la Regione deve sbloccare i fondi per pagare i lavoratori dei corsi svolti negli anni 2014-2015.

In questi anni la Regione ha bloccato i rendiconti e quindi le relative risorse per pagare in particolare tutti i lavoratori degli enti di formazione per quasi 2.000.000 di euro, riferiti all’ultimo anno di attività, svolta per conto della stessa, per l’anno formativo 2014-2015.

«Ora  auspichiamo – aggiunge Spiandorello – che questo importante credito, finito il processo, venga definitivamente sbloccato e  possa pagare tutti gli aventi diritto che hanno lavorato per fornire un servizio pubblico di formazione per giovani in età di obbligo scolastico».

Otto anni di attività giudiziaria terminata con la prescrizione e l’assoluzione

«Oggi – conclude l’ex direttore degli enti di formazione – a prescindere dell’estinzione del processo di primo grado, per il reato di Malversazione “per intervenuta prescrizione” e la mia assoluzione “per non aver commesso il fatto per l’accesso agli atti ai sistemi informatici dello Stato”, mi chiedo a chi abbia giovato questa inchiesta giudiziaria che in dodici anni ci ha trasformato da “accusatori” ad “accusati”, per finire in un nulla di fatto, senza colpe e colpevoli.

Una domanda che molti, nelle stanze della politica regionale dovrebbero o potrebbero farsi, rimettendo magari “il naso “nei processi di erogazione annuale di milioni di euro per la formazione professionale. Forse qualche risposta la potremmo ottenere“.

Marco Spiandorello

 

Articolo precedenteLugo di Vicenza, sversamento di materiale chimico in azienda: nessun ferito
Articolo successivoBCC Roma: dall’arrivo in Veneto nel 2015 impieghi +48,5% e raccolta allargata +22%
Marco Spiandorello
Marco Spiandorello , padre di cinque figli,vive e risiede a Padova. Ha compiuto inizialmente gli studi professionali turistico alberghieri, completati con un percorso economico –giuridico all'Università di Perugia . Dopo giovanili esperienze lavorative nel settore turistico alberghiero in Italia e all’estero, in particolare in Svizzera, e l'assolvimento del servizio militare , ha iniziato l’attività imprenditoriale, giovanissimo, rilevando l’azienda di famiglia, un Centro di Formazione professionale di Padova. Contemporaneamente ha alternato esperienze lavorative , sempre in Italia e all’estero ,con l’insegnamento nella scuola pubblica e l’attività di cooperazione in particolare nel Paesi dell'Est Europa e dell'Africa Centrale . Nel 1994, dopo la partecipazione al concorso nazionale,viene immesso in ruolo dal Ministero della Pubblica Istruzione, in qualità di docente di scuola superiore per le discipline di marketing e laboratorio turistico alberghiero. L’insegnamento e l’esercizio della libera professione, oltre all’attività di impresa gli permettono di lavorare in diversi settori (istruzione e formazione professionale,industria turistica,pubblicaamministrazione,pmi,università’,agroalimentare,sicurezza,lavoro,termalismo,agroambiente,comunicazione pubblica,sociale, immigrazione e cooperazione),in quasi tutte le regioni italiane,e in diversi paesi esteri(Slovacchia,Spagna,Romania,Moldavia,Albania,Bielorussia,Ucraina,e Senegal). Solo negli anni 2000 si approccia a tematiche completamente diverse dall’origine del suo itinerario personale,organizzando azioni, e progettando studi, dedicati a due ambiti cruciali della vita del nostro Paese:l’Immigrazione e la Sicurezza pubblica insieme allo Sviluppo economico del territorio. Le sue esperienze professionali hanno registrato numerose attività, in qualità di organizzatore di eventi,missioni istituzionali e di cooperazione, oltre a diverse attività redazionali e giornalistiche a mezzo stampa e radiotelevisive. E' stato consulente degli Enti strumentali della Regione Veneto e Regione (Lazio Lavoro e Veneto Lavoro) negli anni 2003-2005 relativamente a progetti di formazione lavoro e gestione dei flussi migratori provenienti dalla Moldavia,Romania e Albania. Dal 2008 al 2015 è stato amministratore di diverse società di progettazione e gestione di attività di cooperazione nei settori turistico,culturale,economico e del lavoro in Ucraina,Albania,Moldavia e Romania. Dal 2013 al 2015 ha svolto l'incarico di direttore del CIMECT (Centro Internazionale della Moldavia per lo sviluppo della cultura turistica) presso l'Università di Stato Ion Creanga di Chisinau. Ha maturato numerose esperienze tecnico -politiche “dietro le quinte” collaborando come consulente esperto di consiglieri e amministratori locali e parlamentari nazionali ed europei dal 1990 al 2010 . Dal 2011 al 2015 e’ stato coordinatore della più’ grande struttura formativa nazionale Istituti Formazione Lavoro, accreditata nel settore del benessere , con più di 1000 allievi dislocati in quattro province del Veneto, allargando la sua esperienza nel settore della formazione professionale riconosciuta e finanziata avviata nel 1992. Quest’ultima esperienza gli ha permesso di erogare attività di servizio pubblico per la Pubblica amministrazione (Regione Veneto formazione ) con la conseguente acquisizione di conoscenze e competenze nei sistemi di processo della progettazione,controllo e rendicontazione delle risorse pubbliche nazionali ed europee . Dal 2012 al 2014 è stato professore incaricato dell'Università di Stato “I. Creanga” a chisinau (repubblica di moldavia) nel Master “protecţia juridică a patrimoniului arheologic”. Dal 2016 è rientrato a tempo pieno ad insegnare laboratorio e cultura enogastronomica presso l’Istituto Alberghiero “Pietro d'Abano di Abano Terme. Dal 2017 diverse collaborazioni pubblicistiche in particolare con il giornale on line ViPiù, oltre ad essere consulente esperto per diversi enti di formazione professionale accreditati nelle regioni Emilia Romagna,Veneto,Lombardia,Lazio e Puglia. Sta completando il proprio curriculum studiorum con ulteriore percorso di formazione umanisticapresso l'Università di Padova ( corso di laurea in Progettazione e gestione del Turismo Culturale),dopo aver partecipato con una borsa di studio Erasmus ad un itinerario di studio internazionale presso l'Università Montaigne di Bordeaux, nell'anno accademico 2020-2021.