Vicenda Gedi: LineaNews “mette insieme” poteri regionali e finanziari collegando D’Incà con Marchi e Paolo Possamai padre di Giacomo. ViPiù li interpella

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Vicenda Gedi, chiamati in ballo Enrico Marchi, Paolo Possamai e Federico DInca (collage LineaNews.it)
Vicenda Gedi, chiamati in ballo Enrico Marchi, Paolo Possamai e Federico DInca (collage LineaNews.it)

Sto seguendo con particolare attenzione le notizie riguardanti il gruppo editoriale GEDI – così dettava Zaia in una nota lo scorso 17 febbraio (leggi di ViPiu.it «Gruppo Gedi, testate Nordest in vendita. I CdR: “Iniziative di protesta”. Azienda: “Inutile allarmismo”») -. Le testate che operano in Veneto e nel Nordest rappresentano un presidio di professionalità, informazione, democrazia, al pari di tutta l’informazione professionale che opera nei nostri territori… Auspico che possa arrivare presto una soluzione positiva alla vicenda: il Veneto, il Nordest, hanno bisogno di mantenere il rapporto di fiducia creato da queste testate con i lettori. Un legame consolidatosi ulteriormente, anche con le istituzioni, durante la recente pandemia. Attendendo che si possano presto conoscere gli aspetti principali del futuro di questi giornalisti e delle testate del gruppo, per quanto di mia competenza resto a disposizione”.

A questa nota fa eco oggi Marco Milioni con un approfondimento che LineaNews.it titola “Il ritorno degli Gedi – La parabola dell’ex antisistema grillino D’Incà si incrocia con quella di Marchi e Possamai: due pezzi da novanta del sistema veneto” e alla cui lettura integrale vi rimandiamo.

L’articolo prende spunto dal nuovo incarico dell’ex ministro in quota M5S per i rapporti col parlamento, il bellunese Federico D’Incà, che il Gazzettino di Venezia del gruppo Caltagirone annuncia oggi “con toni lusinghieri“, scrive Milioni, “come consulente strategico per il gruppo Save, che gestisce gli aeroporti veneti e non solo e che fa capo alla holding privata riferibile a Enrico Marchi. Quell’Enrico Marchi – sottolinea Milioni – conosciuto per anni (anche grazie alle indimenticabili inchieste del giornalista Renzo Mazzaro) come il finanziere più vicino all’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan nella cui giunta l’attuale governatore veneto Luca Zaia fu per anni il riconosciuto numero due”.

D’Incà avrà come collega “Paolo Possamai (ex direttore tra le altre de «la Nuova Venezia», de «il mattino di Padova» e de «la Tribuna di Treviso») che da qualche tempo è consulente strategico per le relazioni istituzionali del Gruppo Save e della controllante Banca Finint: quest’ultima sempre riferibile a Marchi…

E qui Milioni avanza un dubbio: “…Paolo Possamai (che incidentalmente è il babbo di Giacomo, capogruppo del Pd in consiglio regionale veneto, considerato il democratico meno ostile a Zaia nonché papabile futuro sindaco di Vicenza) potrebbe essere il vero regista del passaggio di proprietà dei quotidiani veneti Gedi-Repubblica (che diresse peraltro) dalla famiglia Agnelli ad una non ben precisata cordata di imprenditori veneti coordinati da mister Marchi…“.

Il dubbio e i possibili legami, per i quali vi rimandiamo come detto all’articolo completo di Marco Milioni, meritano, però, pur se non peregrini, di essere suffragati da fatti nella cui attesa abbiamo, doverosamente, chiesto lumi sia a Federico D’Incà che a Giacomo Possamai, tirato (indirettamente?) in ballo anche quando viene definito come “capogruppo del Pd in consiglio regionale veneto, considerato il democratico meno ostile a Zaia nonché papabile futuro sindaco di Vicenza“, e al papà Paolo Possamai, che potrebbe rispondere, nei limiti della riservatezza su eventuali trattative in corso, se esistenti, anche a nome di Banca Finint.

Accoglieremo con piacere ogni loro osservazione a vantaggio dei lettori e, in questo caso, anche degli elettori.