Che sia partita davvero la volata per il traguardo della vittoria del campionato? I risultati della giornata n. 28 sembrano dare fondamento all’ipotesi visti i successi contemporanei delle cinque squadre che, oggi, sono in testa alla classifica nello spazio di appena tre punti. Pro Sesto, FeralpiSalò, Pordenone, Lecco e LR Vicenza hanno, per di più, vinto tutte fuori casa e questo è un bel segnale di salute.
Il LR Vicenza ha vinto di goleada (6-2) sul campo del Mantova, che non è propriamente una corazzata in considerazione del suo terzultimo posto e dell’ingrato primato di peggior difesa del girone. Non è la prima volta che i biancorossi centrano il “risultato tennistico”, lo avevano fatto (6-1) anche il 3 settembre dell’anno scorso nella gara di debutto in campionato contro la Pro Sesto al Menti. Poi erano arrivate altre larghe vittorie, anche se più contenute nelle dimensioni, con il Lecco e con la Triestina (entrambe per 4-0) e, di nuovo, con la Pro Sesto (4-1) nel Ritorno. I sei gol rifilati al Mantova sono il risultato top stagionale fuori casa.
Questo successo ha più valori. Intanto consolida una serie positiva inaugurata una settimana prima battendo il Renate e proseguita nel turno di Coppa Italia, felicemente superato eliminando l’Entella e guadagnando la qualificazione alla finale. A ciò si aggiunge un radicale cambio di rendimento della squadra che coincide con la rinnovata efficacia degli attaccanti in zona gol, dopo un periodo di appannamento soprattutto di Franco Ferrari, rimasto all’asciutto per sei turni e che, con la doppietta firmata a Mantova, ha riconquistato il primo posto nella classifica marcatori.
L’ultima settimana ha riproposto un LR Vicenza con carattere e personalità, ben diverso dalla brutta copia vista fra gennaio e febbraio. È una squadra che, però, ha un limite: la dipendenza dalla resa dell’attacco. Non sempre, infatti, può contare sul centrocampo e, soprattutto, su una difesa che quasi mai ha chiuso una partita con un clean sheet.
A Mantova Modesto ha giocato bene le sue carte
L’allenatore vicentino ha fatto una mossa azzardata ma che è risultata giusta: ha schierato come centrali di centrocampo Ronaldo e Jimenez, rinunciando all’apporto di un mediano, come invece aveva finora sempre fatto, e utilizzando una coppia inedita di costruttori di gioco più che di interditori. Il reparto, poi, era meno filtrante anche su un fianco perché, ancora assente Dalmonte, Begic non dava le stesse garanzie in copertura che, al contrario, dà – e molto bene – nella fase offensiva.
Poteva, quindi, risultare rischioso non assicurare un adeguato sostegno a una difesa che non è proprio impermeabile. Ed infatti, nella prima mezzora, l’LR Vicenza ha subìto un gol a freddo ed ha rischiato anche di incassare il raddoppio e, solo dopo la mezzora, si sono trovati i necessari equilibri e si è ripresa in mano la partita. In cinque minuti i biancorossi hanno prima pareggiato (36’ Della Morte, primo gol in campionato) e poi rimontato (41’ Ferrari). Il risultato sembrava chiuso con il terzo gol di Stoppa al 63’ ma, dopo appena 60”, lo riapriva l’ex Padella con un gol di testa che forse si poteva evitare. Ripristinava il doppio vantaggio Ferrari al 65’ prendendosi anche la soddisfazione di firmare la terza doppietta stagionale. Le ultime due marcature (Jimenez all’83’ e Giacomelli al 90’) mettevano il sigillo a un secondo tempo giocato senz’altro meglio dai vicentini, agevolati anche dal crollo degli avversari.
L’obbiettivo di Modesto è, ora, quello di dare continuità al rendimento dei suoi partendo, magari, dalla falsariga dei secondi 45’ di Mantova. E, quindi, da una squadra a trazione anteriore e precisa in zona gol, attenta e ben disposta a centrocampo e con il trio di difensori centrali impegnati più del solito ad evitare errori in marcatura e in posizionamento.