Valditara minaccia preside di Firenze, pioggia di critiche politiche: “Non una parola sull’aggressione agli studenti”

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Giuseppe Valditara, a capo del Ministero della pubblica istruzione e del merito
Giuseppe Valditara, a capo del Ministero della pubblica istruzione e del merito

Oggi il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è intervenuto in tv per commentare quanto scritto nella circolare scolastica dalla preside di un liceo di Firenze.

Annalisa Savino, dirigente del “Leonardo Da Vinci”, ha infatti scritto nelle scorse ore una circolare agli studenti per invitarli a riflettere dopo che, sabato scorso, due studenti di un altro liceo fiorentino, il “Michelangiolo”, sono stati aggrediti davanti scuola da militanti del movimento di destra Azione Studentesca. Questi, in 6, tra i 16 e i 21 anni, sono indagati per violenza privata aggravata e lesioni.

Nel testo, la preside ha scrtitto: “Cari studenti, in merito a quanto accaduto lo scorso sabato davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze, al dibattito, alle reazioni e alle omesse reazioni, ritengo che ognuno di voi abbia già una sua opinione, riflettuta e immaginata da sé, considerato che l’episodio coinvolge vostri coetanei e si è svolto davanti a una scuola superiore, come lo è la vostra. Non vi tedio dunque, ma mi preme ricordarvi solo due cose.

Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti’ – diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee.

Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così”.

La missiva ha provocato quindi la reazione del ministro Valditara: “È una lettera del tutto impropria – ha detto a Mattino 5 -, mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il fascismo o con il nazismo.

Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure“.

In molti hanno interpretato queste ultime parole come una minaccia rivolta alla preside Savino, a partire dalle opposizioni fino all’Anpi. Molti sottolineano il fatto che il titolare del dicastero, appartenente a Lega per Salvini Premier, ma con un passato in quasi tutti i partiti della destra, abbia speso parole contro l’iniziativa della preside ma non una chiara condanna dell’aggressione da parte di militanti nel movimento giovanile di destra.

In Veneto, si registra la presa di posizione in merito da parte della consigliera regionale del Partito Democratico, Vanessa Camani. “Le dichiarazioni del ministro all’Istruzione al merito, Giuseppe Valditara, sono inaccettabili. La minaccia di assumere provvedimenti contro una preside e contro quei dirigenti scolastici che hanno condannato l’aggressione compiuta a Roma da alcuni studenti di Azione Studentesca rappresenta una vergogna per lo Stato, un’ingerenza nei confronti del mondo della scuola ed esprime una cultura politica che ci conferma quanto sia pericolosa la destra al potere.

Era da attendersi dal ministro Valditara, una netta presa di distanze dall’aggressione. Invece, nulla di tutto questo. Anzi, un attacco contro chi difende la democrazia e richiama ai valori costituzionali. Si tratta di un fatto grave – sottolinea la consigliera -, che ci ricorda le altrettante gravi dichiarazioni su fascismo e revisionismo dell’assessore Donazzan. A conferma che non si tratta di un caso isolato ma che siamo di fronte ad una precisa matrice politica. Il ministro Valditara farebbe bene a dimettersi. Nel frattempo sappia che noi, come tanti altri cittadini, raccoglieremo l’appello della preside affinché ‘questo disgustoso rigurgito’ passi il prima possibile”, conclude Camani.

Critico anche Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare

“Le parole del ministro Valditara contro la preside fiorentina Annalisa Savino – ha detto -sono di una gravità inaudita e dimostrano che in Italia c’è un rischio fascista. Invece di condannare l’aggressione a studenti minorenni da parte di militanti di un’organizzazione che fa riferimento a partiti di governo, il ministro attacca la preside che ha scritto una lettera che invita gli studenti a respingere la violenza che caratterizzò il fascismo.

La preside con la sua lettera ha ricordato ai suoi studenti i principi della nostra Costituzione e come il fascismo con la violenza nelle strade cancellò le libertà popolari. Il ministro evidentemente è infastidito dalla memoria storica. Quella del ministro è esplicita intimidazione rispetto ad una dirigente scolastica che ha scritto una lettera di alto valore educativo. Le minacce contro la preside del Liceo Leonardo da Vinci di Firenze sono inaccettabili. La più totale solidarietà alla preside dal Partito della Rifondazione Comunista e da Unione Popolare”.