Il notiziario trimestrale del Comune “La città di Vicenza” è sotto attacco da parte dei gruppi di minoranza in Consiglio comunale. Più precisamente, oggetto della denuncia è il prossimo numero, in uscita il 10 marzo, che dovrebbe essere diffuso in 53.000 copie a tutti i capifamiglia e nelle attività commerciali ad alta affluenza, con una tiratura quasi tripla rispetto ai numeri precedenti e con una distribuzione capillare rispetto al consueto.
Sandro Pupillo di Da Adesso in Poi, Leonardo Nicolai di Coalizione Civica, Alessandra Lolli del Gruppo Misto, Isabella Sala del Partito Democratico (non erano rappresentati Vinòva e Per Una Grande Vicenza, che condividono l’iniziativa) hanno incontrato la stampa per presentare la loro contestazione e la loro diffida al sindaco Rucco e alla Giunta.
“La pubblicazione di un numero speciale – spiega Sandro Pupillo – sarebbe una gravissima violazione dello spirito della legge sulla par condicio. Chiediamo al Comune di fermarsi, di non commettere l’ennesima scorrettezza informativa e diffidiamo formalmente tutti i soggetti coinvolti dal portare in stampa e in diffusione alla pubblicazione. Agiremo in ogni sede legale per impedire questo scempio fazioso di denaro pubblico.”
Per gli esponenti dell’opposizione questa uscita eccezionale del periodico del Comune non sarebbe altro che uno spot elettorale del sindaco Rucco e della Giunta intenzionati, in questo modo, a portare all’attenzione dei vicentini i risultati del loro mandato, in scadenza a metà maggio.
“Sono stati colpiti – insinua Pupillo – dal successo della nostra campagna multimediale «Rucco: cinque anni di fallimenti», che comprendeva anche una brochure distribuita postalmente in 40.000 copie e che abbiamo pagato di tasca nostra, e, con questo numero speciale del notiziario del Comune, puntano a fare qualcosa di simile a loro vantaggio ma a spese dei cittadini.”
L’operazione non dovrebbe costare nulla al Comune perché il periodico è a costo zero per le casse comunali perché, come è previsto nel capitolato, le spese di ideazione, redazione, stampa e diffusione sono a carico dell’editore che, in cambio, può incassare gli introiti della vendita degli spazi pubblicitari.
Il Comune ha pubblicato nel settembre 2019 un bando per l’aggiudicazione dell’appalto del proprio notiziario, che è stato vinto da TviWeb s.r.l. di Brendola, editrice anche della testata on line Street TG e di cui è fondatore e direttore commerciale e sviluppo Arrigo Abalti, già assessore nei due mandati del sindaco Hüllweck e amministratore unico di Terme di Recoaro. Nel dicembre successivo l’apposita commissione assegna l’appalto a TviWeb (c’era stata solo un’altra partecipante) e il primo numero del trimestrale è pubblicato in aprile del 2021.
L’editore di “La città di Vicenza” non è quindi il Comune (che lo è, invece, dell’agenzia di stampa “Vicenza notizie”) ma un privato, per altro contrattualmente tenuto a rispettare i contenuti imposti dal bando, fra i quali c’è “promuovere l’immagine dell’amministrazione, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d’importanza locale, regionale, nazionale ed internazionale”.
Un altro tema obbligatorio è “garantire la possibilità di intervento ai gruppi rappresentati in Consiglio comunale”, ma in proposito Isabella Sala ha precisato che “il direttore responsabile [Eva Dallari, ndr] con una email ci aveva comunicato che avevamo a disposizione per ogni numero uno spazio di 1.200 battute, più o meno mezza pagina su cinquanta, irrisorio e insufficiente per tutti i gruppi. Abbiamo risposto che preferivamo rinunciare.”
Pupillo ha anche raccontato di come sono venuti a conoscenza dell’iniziativa della Giunta: “nei giorni scorsi la concessionaria di pubblicità del notiziario ha inviato una email a imprese e attività commerciali promuovendo il numero speciale, definito non certo casualmente «pre elezioni», e allegando uno specchietto con le caratteristiche e i costi delle inserzioni. Più di uno dei destinatari ci ha girato la copia del messaggio e abbiamo scoperto il gioco dell’amministrazione.”
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