Viacqua ha avviato un progetto per delimitare le aree di salvaguardia attorno ai punti di captazione, pozzi e sorgenti, della rete acquedottistica gestita.
Si tratta di uno studio idrogeologico molto approfondito relativo alle acque sotterranee e alle dinamiche di attingimento dei pozzi e delle sorgenti da cui Viacqua preleva l’acqua per alimentare gli acquedotti. A beneficiare del progetto sarà anche AcegasApsAmga, partner dell’iniziativa, che dai pozzi che sorgono nel vicentino intercetta e preleva l’acqua che oggi rifornisce la città di Padova e alcuni comuni della Saccisica.
Lo studio, che sarà condotto da uno dei maggiori consulenti italiani di idrogeologia, permetterà di delimitare con precisione le aree di cattura, cioè le aree del sottosuolo in cui transita l’acqua prima di venire a giorno nei pozzi e nelle sorgenti. Questa attività è fondamentale per poter proteggere in modo concreto e adeguato le porzioni di territorio che alimentano le captazioni, a tutto beneficio della qualità delle acque prelevate per scopi potabili. Lungo il perimetro di monte delle aree di salvaguardia, saranno installati pozzi-spia utilizzati per il monitoraggio dell’acqua sotterranea, prima che questa venga intercettata e captata dai punti di prelievo dell’acquedotto. Le analisi dell’acqua in questi siti consentiranno di rilevare con anticipo, anche di un anno, eventuali problematiche e quindi pianificare e attuare adeguati interventi di riduzione dei rischi prima che l’acqua sia prelevata per il consumo.
Nel complesso saranno coinvolti un totale di 326 sorgenti e 90 pozzi.
“Le aree di salvaguardia – spiega il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman – vengono approvate dalla Regione per poi essere condivise coi Sindaci, che procedono ad inserirle nelle rispettive pianificazioni urbanistiche territoriali con la previsione di vincoli sulla destinazione d’uso, al fine di garantire la protezione dell’acqua sotterranea. Lo studio che abbiamo commissionato ci offre un’occasione unica per conoscere la quantità d’acqua disponibile e avere un modello del complesso sottosuolo da cui Viacqua e AcegasApsAmga prelevano ogni anno oltre 100 milioni di metri cubi d’acqua per distribuirla ai rispettivi utenti.
Inoltre, questo tipo di intervento consente ai gestori coinvolti di raccogliere con anticipo dati fondamentali per intercettare e contrastare opportunamente i possibili contaminanti, si tratti di sostanze note o emergenti, e assicurare la qualità dell’acqua che viene quotidianamente erogata a quasi un milione di vicentini e padovani”.