LR Vicenza, Mister Modesto: “Non possiamo mollare, dobbiamo dare tutto”

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L’allenatore del LR Vicenza Francesco Modesto ha incontrato la stampa alla vigilia della sfida contro la Virtus Verona.

“Siamo rammaricati, tutto l’ambiente lo è, perché era una partita dove ci giocavamo tanto. Adesso la Feralpi è a sette punti, quindi è dura perché dobbiamo fare dei risultati importanti da qui alla fine e vedere cosa succede con la matematica. Il primo posto in questo momento per chiunque di noi può sembrare impossibile, però non possiamo mollare, perché abbiamo un campionato davanti, abbiamo una partita già domani sera molto delicata per noi. Dobbiamo fare il meglio possibile per continuare a fare le cose fatte bene, anche altalenati perché il percorso nostro è stato molto altalenante e magari nelle partite decisive siamo mancati e ci siamo complicati il percorso. Ma dobbiamo continuare a vivere le partite da qui alla fine come se fosse sempre l’ultima, dobbiamo dare il massimo per raggiungere il massimo, poi la classifica ci dirà cos’è.

Bruciano i punti lasciati prima? Ma mi bruciavano già prima ogni qualvolta che perdevamo delle partite. Ogni partita del LR Vicenza è una storia a sé. Ci sono state partite dove abbiamo commesso degli errori e altre che abbiamo compromesso quando eravamo in vantaggio. Col Sangiuliano l’espulsione ha compromesso la gara, anche se non c’erano state avvisaglie che potesse succedere qualcosa ma abbiamo perso tre punti determinanti. A Salò si è decisa su un episodio, anche se nel secondo tempo non siamo stati bravi, c’era un atteggiamento totalmente diverso da quello che ci si aspettava. Quello che i ragazzi nelle ultime 7-8 partite avevamo fatto vedere, tranne contro il Sangiuliano. Venivamo anche da buone prestazioni. Io in primis mi aspettavo una squadra con un mordente diverso ma in questo siamo un po’ mancati.

Arrivato contro la Virtus Verona, quale bilancio? Il mio bilancio è dettato dal lavoro. Questa squadra è stata girata come un calzino. Siamo partiti con degli uomini, poi siamo finiti a far crescere giocatori più giovani che magari non erano stati impiegati all’inizio, c’è la conoscenza di un gruppo, dal mercato sono arrivati solo tre giocatori che si sono integrati subito bene. Una squadra che ha cambiato più volti, però nel percorso c’era da fare un campionato per arrivare al vertice. Abbiamo comunque il dovere di fare le cose fatte bene già da domani, andare avanti e fare più punti possibili.

Cosa fare? Dobbiamo crederci, battere ferro ogni giorno, non pensare a quello che è stato ma andare avanti e i giocatori devono essere bravi ad affrontare le gare con una cattiveria agonistica importante che in tante partite hanno dimostrato. Poi i valori tecnici escono fuori, ma se non metti quella voglia di strappare il pallone all’avversario, si va in difficoltà. E’ questo che chiedo tutti i giorni ai miei giocatori.
Quando manchiamo davanti andiamo in difficoltà? Sono d’accordo perché poi quando ti capitano le occasioni e riesci a metterla dentro, è normale che la squadra ottenga risultati positivi. Nell’altro modo è la convinzione dei giocatori nei propri mezzi, ovvero che possano essere determinanti in ogni momento.

Perché non si è più riuscito a fare un filotto come quando sono arrivato? Sono venuti meno i risultati e dei pareggi, cioè quando c’erano delle partite da pareggiare, non lo abbiamo fatto. Tipo contro la Juve, il Novara in casa, hai perso punti lì che sarebbero stati punti guadagnati. Questa squadra nell’ultimo periodo ha solo vinto o perso, i pareggi sono quelli che ci mancano.

Disponibili? Facciamo la rifinitura oggi pomeriggio, tranne Scarsella e Ierardi gli altri stanno bene.
La Virtus Verona è la seconda miglior difesa del campionato e fuori casa è la terza per punti ottenuti? E’ una squadra tosta da affrontare, con un allenatore che cambia spesso modulo, quindi dobbiamo capire che gara deve essere. Hanno giocatori con una mobilità importante, sono una squadra preparata con una buona gestione della gara.

Provare altri giocatori negli undici titolari? Abbiamo fatto un percorso di cinque vittorie e una sconfitta fino alla Feralpi e la squadra mi stava dando grandi segnali di crescita. Dobbiamo valutare lo stato fisico e vediamo, con me hanno sempre giocato tutti e ho sempre dato spazio a tutti.

Come gioca la Virtus? In alcuni momenti vanno a prendere l’avversario alto, in altri momenti si chiudono per ripartire. Sanno giocare, hanno avuto una crescita importante e ha anche giocatori che stanno lì da tanti anni, come Danti, che ancora oggi riesce a fare la differenza.

Quale pericolo? Dobbiamo avere attenzione massimale, non strafare e giocare la partita, come abbiamo sempre fatto tranne in alcune gare. L’atteggiamento deve essere quello propositivo, con il coraggio di giocare a calcio. Oggi più che mai dobbiamo dare tutti noi stessi.

Cambi tardivi? Può essere che veda la partita in modo diverso. Se pensiamo all’ultima gara, alla fine loro si erano chiusi molto e ho pensato di tenere Stoppa e Della Morte perché hanno la giocata nello stretto che magari altri giocatori non hanno”.

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Fonte: LR Vicenza

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