Sanità pubblica, presidio Cub davanti agli ospedali di Vicenza: “Basta tagli ai finanziamenti”

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La Confederazione Unitaria di Base di Vicenza si è ritrovata alle 12 di oggi, 23 marzo 2023, davanti al cancello dell’ospedale San Bortolo, in via Rodolfi, per denunciare la crisi della tenuta della Sanità Pubblica, dovuta alla riduzione dell’occupazione, al taglio dei salari e alla diminuzione della capacità di soddisfare i bisogni di prevenzione e cura dei malati operata dai vari Governi.

Tra i partecipanti al presidio c’era anche una operatrice socio sanitaria del Pronto Soccorso, S. D., che ha denunciato i turni massacranti a cui è sottoposto il personale sanitario a causa della mancanza di organico. Si tratta di turni che influiscono non solo sulla vita familiare degli operatori stessi, ma anche sul malato che deve essere assistito.

Le aggressioni al personale medico e sanitario vanno condannate sempre, ma esse sono per CUB strettamente correlate ai tagli che il servizio sanitario nazionale ha subito negli ultimi vent’anni.

Veronica Dalla Pria, della CUB Vicenza, ha denunciato ciò che sta accadendo nella Sanità veneta, cioè il fatto che basta pagare per accelerare i tempi di attenzione sanitaria, mentre da un lato sono previste sovvenzioni economiche alla guerra e dall’altro, invece, vengono negati soldi alla sanità. Il Veneto in dieci anni ha perso 816 posti letto negli ospedali pubblici e ha assistito a un aumento di 833 posti a pagamento. Le Ulss, ha detto Dalla Pria, sono delle vere e proprie aziende, che devono fare fatturato. “Oggi siamo qui come CUB perché i lavoratori non siano lasciati soli nelle loro case”, ha concluso il suo intervento la sindacalista vicentina.

Ha poi preso la parola Maria Teresa Turetta, segretaria CUB, che ha ribadito che la scuola e la sanità sono beni universali e diritti imprescindibili e per la loro tutela, affinché rimangano pubblici e non vengano messi sul mercato. “Non esistono più, ormai, i servizi di prossimità e non si effettuano più le visite domiciliari. A risentire maggiormente di questa situazione sono gli anziani e i bambini, che a volte sono costretti a un calvario di ore di attesa in Pronto Soccorso”.

Turetta ha poi aggiunto: “Tutti devono poter fruire della Sanità Pubblica, che è stata costruita e finanziata con i sacrifici e le lotte dei lavoratori e dei cittadini”. La segretaria Cub ha poi sottolineato la puntualità della conferenza stampa di ieri della dirigente della Ulss 8 Berica, Maria Giuseppina Bonavina, insieme al questore Paolo Sartori e al dirigente Ulls 7 Pedemontana Carlo Bramezza, sul rafforzamento della sicurezza dei cittadini e del personale sanitario negli ospedali di Vicenza e di Bassano. 

I partecipanti al presidio odierno hanno chiesto al governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, più sanità pubblica, perché la situazione attuale, in cui vi sono infermieri che lavorano 12 ore e medici a gettone, è vergognosa. 

Ed è per questo che il presidio di oggi è stato per CUB la prima di una serie di iniziative per la difesa della Sanità Pubblica e del diritto universale alla salute, per una sanità di prossimità diffusa sul territorio, per il miglioramento delle condizioni retributive lavorative del personale.

“Vorrei – ha concluso Turetta – sentire i candidati sindaci, Rucco e Possamai, parlare di sanità pubblica, perché si tratta di diritti che devono essere alla portata di tutti”.