Prezzario regionale 2023, Confartigianato Imprese Veneto: “Soddisfatti del lavoro svolto. Pronti a lavorare per l’aggiornamento 2024”

1147
lavori pubblici prezzario
lavori pubblici

“Siamo soddisfatti del lavoro svolto fin qui insieme alla Regione sul prezzario regionale. Un lavoro non sempre semplice. Se ci saranno delle cose da perfezionare siamo già disponibili dai prossimi mesi a lavorare per l’aggiornamento 2024”.

Lo afferma il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto all’annuncio della Vice Presidente della Regione Veneto Elisa De Berti che la Giunta regionale del Veneto ha approvato, su sua proposta, l’aggiornamento annuale del prezzario regionale delle opere pubbliche per l’anno 2023, un provvedimento che la normativa chiede venga fatto entro il 31 marzo.

“Un aggiornamento necessario – prosegue – data l’impennata di prezzi a cui si è assistito dopo la pandemia, la guerra in Ucraina e le tante altre tensioni internazionali. Ma è chiaro però che questa rilevazione, risentirà situazione internazionale nell’arco di tutto il 2023 già caratterizzato da una inflazione a due cifre. “Viste le forti oscillazioni che ci potranno essere – ricorda – esiste la possibilità del progettista di aumentare del 20% il valore dei prezzi dell’opera da portare a gara. Non sempre questa possibilità ha aiutato le gare a non andare deserte ma, ora, il progettista ha la possibilità di utilizzare le analisi dei prezzi sviluppati dalla Regione Veneto che gli permetteranno di progettare in modo congruo l’opera da portare in gara con prezzi più adeguati possibile al mercato. La Direzione Lavori Pubblici della Regione Veneto ha fatto un grandissimo lavoro, insieme a noi e alle altre associazioni di categoria, per completare l’analisi dei prezzi delle migliaia di voci del prezzario, necessaria per riuscire ad adeguare gli importi anno per anno in modo automatico sulle variabili che incidono sul prezzo tra cui: il costo della materia prima, il costo della manodopera, il costo dell’energia, i costi amministrativi”.

“E’ chiaro – conclude Boschetto – che, alla luce della turbolenza costante del mercato dei materiali da costruzione, riusciremo ad ottenere un prezzario più adeguato alla realtà probabilmente nel 2024, per il quale diamo già la nostra disponibilità per lavorare all’aggiornamento. Resta inteso comunque che, chi otterrà in questa fase un lavoro dalla pubblica amministrazione che comporterà un forte scostamento dei prezzi, potrà beneficiare comunque della compensazione automatica dei prezzi a valere sul Fondo Nazionale previsto dalla Legge 15 luglio 2022, n. 91 per tutto il 2023 e anche nel 2024”.