Aggressione in Pronto Soccorso a Vicenza, Turetta Cub: “Servono investimenti, non polizia”

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Maria Teresa Turetta, referente del CUB PI

Maria Teresa Turetta del CUB Vicenza interviene sul recente caso di aggressione al Pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza. Qui, lo ricordiamo, una infermiera, un medico e una guardia giurata si sono trovati a fronteggiare l’aggressione perpetrata da un uomo, poi espulso dalla Questura di Vicenza.

“Le aggressioni agli operatori sanitari del pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza continuano nonostante le ridondanti dichiarazioni del direttore generale Giuseppina Bonavina (leggi qui) che la scorsa settimana ha usato il pugno di ferro contro le aggressioni implementando i controlli delle forze dell’ordine. Una dichiarazione tanto superficiale quanto inutile che è subito franata sotto i piedi di chi è lautamente pagato per risolvere i problemi ai cittadini.

Non si possono blindare con le forze dell’ordine servizi pubblici che da troppo tempo stanno annaspando per carenza di risorse umane ed economiche – aggiunge Maria Teresa Turetta -. I cittadini diventano aggressivi perché non trovano più una sanità all’altezza dei loro bisogni e se la prendono con chi gli capita a tiro.

Esprimiamo ancora una volta solidarietà a tutto il personale che opera in prima linea al San Bortolo, ma alle aggressioni si deve rispondere con una drastica e immediata inversione di rotta: più assunzioni e investimenti, più ambulatori medici nei territori, più consultori pubblici, più sportelli di primo soccorso al servizio dei cittadini.

O la politica prende atto dei propri fallimenti in tema di tagli alla sanità o la disperazione dei cittadini avrà il sopravvento. La CUB sostiene la sanità pubblica gratuita e universale e contesta al Governo i miliardi spesi in armi per alimentare la guerra in Ucraina e i miliardi spesi da Zaia nelle grandi opere inutili come la Pedemontana”.