Correlazioni tra caso Safond e cantiere Spv? CoVePA: “Dal 2021 a oggi nessuna informazione da procura di Vicenza o da eventuali suoi incaricati”

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Distanza tra Safond e risorgive del Bacchiglione
Distanza tra Safond e risorgive del Bacchiglione
Nel dicembre del 2021 il CoVePA – scrivono nella nota che pubblichiamo i suoi portavoce Matilde Cortese, Massimo M. Follesa, Elvio Gatto – presentò alla autorità giudiziaria, un circostanziato esposto nel quale chiedevamo di valutare se ci fossero correlazioni tra il caso Safond e il cantiere della Spv. Chiedemmo se fosse ipotizzabile una correlazione tra il materiale ferroso uscito dalla Safond ed eventuali sostanze riscontrate a ridosso degli scavi della Spv.
Nonostante sia passato quasi un anno e mezzo non abbiamo avuto notizie dalla procura berica, né tantomeno siamo stati ascoltati dagli incaricati eventualmente individuati dalla procura di Vicenza. Il che ci rammarica non poco perché la questione ambientale da noi sollevata non è di poco conto.
Si consideri poi un’altra circostanza a dir poco inquietante. La storia della Safond (qui altre notizie su ViPiu.it) deflagra nel 2017 in seguito ad una segnalazione alla autorità giudiziaria redatta dal consulente aziendale Riccardo Sindoca. Nonostante siano passati più di cinque anni, quella vicenda non è ancora approdata al dibattimento o alla archiviazione. Il che genera altre ombre sui dubbi da noi sollevati.
Il caso Safond, per la collocazione dei siti inquinati a circa 3 km a nord delle risorgive del Bacchiglione, le cui sorgenti approvvigionano vari acquedotti, e per i suoi potenziali riflessi sulla qualità della falda che garantisce acqua potabile al comune di Padova e a quello di Vicenza, costituisce un dossier di primaria importanza da aggiungere a quello dei pfas.
E sebbene a metà maggio si voti per le amministrative del capoluogo berico nessuna tra le forze politiche scese in campo, per non parlare dei candidati, sembra ricordare quanto accaduto dal 2017 in poi proprio alla Safond Martini di Montecchio Precalcino: una ditta, la quale per inciso ha pure cambiato nome (in Silva del gruppo EcoEridania, ndr), che rigenera sabbie di fonderia e la cui attività dovrebbe essere ben presente fra le preoccupazioni dei candidati che in queste settimane si stanno confrontando per la corsa a palazzo Trissino.

Matilde Cortese, Massimo M. Follesa, Elvio Gatto portavoce CoVePA