L’attività di polizia economico-finanziaria condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza nei confronti di una S.r.l. di Sarcedo operante nel settore della carpenteria pesante ha consentito all’Erario di incassare la somma di ? 423.000. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Thiene avevano scoperto una complessa frode perpetrata da un soggetto economico nazionale mediante l’utilizzo di un’azienda consociata avente sede simulata in Slovenia. L’attività aveva permesso di recuperare a tassazione materia imponibile superiore a ? 1 mln e di segnalare all’A.G. competente il legale rappresentante della S.r.l. per il reato previsto dall’art. 3 del D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74.</br>L’operazione di polizia economico-finanziaria aveva tratto avvio dalla verifica fiscale nei confronti della S.r.l. italiana, selezionata sulla scorta di un’attenta analisi degli alert di rischio derivanti dalle consultazioni delle banche dati in uso al Corpo, che avevano evidenziato anomalie di carattere finanziario, successivamente confermate.
L’articolata attività ispettiva consentiva di accertare l’utilizzo di manodopera formalmente in carico alla società di diritto sloveno. Il meccanismo permetteva in tal modo di eludere la più severa e onerosa legislazione nazionale in materia di lavoro. Nell’ambito dei controlli, i militari avevano anche disconosciuto l’utilizzo di un contratto di associazione in partecipazione utilizzato dalla verificata al solo al fine di mascherare i contratti di lavoro dipendente.
All’esito dell’attività fiscale il legale rappresentante della società, il 44enne I.M., di Zugliano, veniva denunciato per aver utilizzato operazioni simulate al fine di indicare nelle dichiarazioni ai fini delle imposte dirette e dell’I.V.A. degli anni 2013, 2014 e 2015, elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo ed elementi passivi fittizi. Lo stesso, in particolare, ha trasferito parte del volume d’affari prodotto dalla verificata nel territorio nazionale in capo alla consociata slovena, di cui ne era l’amministratore di fatto.
A seguito della denuncia e della contestuale proposta di sequestro preventivo avanzata dalla Guardia di Finanza di Thiene, la fattiva collaborazione con gli Uffici della Procura e dell’Agenzia delle entrate ha permesso di accertare i presupposti concreti per considerare la società slovena quale soggetto economico esterovestito e, quindi, di definire celermente il contenzioso in ragione dell’adesione, da parte dell’imprenditore, all’accertamento proposto dall’Agenzia, che ha consentito di rateizzare la somma di ? 423.000.
L’intera operazione è stata sviluppata facendo leva sulle peculiari attribuzioni di polizia economico-finanziaria che l’ordinamento affida al Corpo ed è stata condotta con la trasversalità d’azione che caratterizza l’operato delle Fiamme Gialle: l’attività amministrativo-tributaria è stato il presupposto di una più complessa attività a carattere penal-tributario che ha portato il contribuente ad aderire alle contestazioni ricevute e a versare all’Erario quanto in precedenza dovuto, evitando così il sequestro penale dei beni.
Home Italia Economia e Aziende Società esterovestita in Slovenia, GdF di Thiene: recuperate imposte per ? 423.000...