Ddl Patrimonio culturale: contro la moda del vandalismo, maggiore rigore nella tutela delle opere d’arte ma soprattutto migliore educazione al rispetto

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La fabbrica del Rinascimento, alcune opere esposte
La fabbrica del Rinascimento, alcune opere esposte

Colpiscono le immagini di opere d’arte imbrattate per rivendicazioni ambientaliste o deturpate e distrutte in reazione a parti di non storia rinnegate o non più accettate. Oltre ai gesti dimostrativi, restano i segni della deriva valoriale e dell’inciviltà di chi semplicemente aggredisce la cultura per divertimento o per ignoranza.

Rimangono nella memoria le immagini della Barcaccia presa d’assalto dai tifosi del Feyenoord. Soltanto per dirne una.

Oggi sono in discussione due diversi disegni di legge con oggetto simile, relativi alle modifiche normative sul delitto di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento o uso illecito di beni culturali o paesaggistici, e in materia di arresto facoltativo in flagranza (n. 789 e n. 364).
L’intento è quello di rafforzare ulteriormente la tutela della conservazione del patrimonio culturale, anticipando la soglia di punibilità. A oggi, sul sito del Parlamento è pubblicata solo una proposta di introduzione di una nuova fattispecie delittuosa, volta a sanzionare la condotta di chi ponga in essere atti che rischino seriamente di danneggiare o ledere l’integrità di beni culturali esposti al pubblico, vandalizzando i siti di esposizione, protezione e conservazione dell’opera e prevedendo l’arresto facoltativo in flagranza.

Per vero, già la l. n. 22 del 2022 aveva introdotto nel Codice penale un nuovo titolo dedicato ai delitti contro il patrimonio culturale, composto da 17 nuovi articoli, con i quali vengono puniti, con pene più severe rispetto a quelle previste per i corrispondenti delitti semplici, il furto, l’appropriazione indebita, la ricettazione, il riciclaggio e l’autoriciclaggio e il danneggiamento che abbiano ad oggetto beni culturali. Proprio sull’art. 518 duodecies c.p. intervengono i due disegni di legge, prevedendo una nuova fattispecie autonoma e meno grave di danneggiamento, applicabile fuori dei casi previsti al primo comma e puni-ta meno severamente con cui si vuole sanzionare il deturpamento o imbrattamento di tali beni.
S’interviene anche sull’art. 381 c.p.p., inserendo tra le fattispecie di reato per le quali è previsto l’arresto facoltativo in flagranza anche i reati di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici previsti dall’art. 518 duodecies c.p.

“C’è un’Italia meravigliosa da raccontare”, e gli italiani non dovrebbero essere costretti a rinunciarvi.
Meritocrazia Italia, da sempre particolarmente attenta alla tutela e alla valorizzazione di un’identità nazionale fatta di talenti e storia, auspica che, accanto a interventi meramente repressivi, si lavori soprattutto sulla diffusione della cultura del rispetto e dell’amore per le opere d’arte.
Per questo s’impegna a promuovere nuove e più incisive campagne di sensibilizzazione sul valore dell’arte e della Cultura, con coinvolgimento di giovani e meno giovani, mettendo, come sempre, a disposizione delle Istituzioni le proprie iniziative e la propria collaborazione.

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Fonte: Ddl Patrimonio culturale: contro la moda del vandalismo, maggiore rigore nella tutela delle opere d’arte ma soprattutto migliore educazione al rispetto

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