Nelle scorse ore sono stati vandalizzati molti manifesti elettorali di Giacomo Possamai, candidato sindaco di Vicenza per il centro sinistra. Alcuni son stati strappati, ma sulla maggior parte è stata apposta con delle vernice rossa la scritta “PD“.
Si tratta di un chiaro riferimento all’appartenenza del candidato sindaco al Partito Democratico, Pd in sigla, del quale è anche capogruppo nel Consiglio regionale del Veneto. Durante la campagna elettorale, Possamai è stato accusato da Francesco Rucco, candidato sindaco del centro destra, di dipendere dalle decisioni della segretaria del partito Elly Schlein, pur non ammettendolo.
E soltanto ieri ha diffuso attraverso il suo staff della comunicazione una invettiva del Popolo della Famiglia che parlava del legame tra la coalizione a sostegno di Possamai e la Schlein come di “pericolo per la città” (leggi qui).
“Oggi – fanno sapere dallo staff di Possamai – il nostro candidato sindaco andrà in Questura a depositare formale denuncia per i continui atti di vandalismo contro i nostri manifesti. Abbiamo taciuto fin qui perché le elezioni dovrebbero essere un confronto tra idee e visioni diverse di città, non uno scontro tra fazioni. Ma ogni giorno ci vengono segnalati nuovi manifesti strappati, o deturpati, in una campagna che ormai appare coordinata e curiosamente selettiva, visto che si accanisce solo ed esclusivamente contro i nostri materiali”.
La denuncia per i manifesti vandalizzati, dunque, non dovrebbe fermarsi alle comunicazioni verso la stampa. “I manifesti strappati o ingiuriati, oltre che un reato, sono una manifestazione infantile e triste di mancanza di rispetto per la democrazia e i cittadini – prosegue il comitato – e rappresentano una brutta pagina in un’elezione, tanto più locale.
Noi però non ci facciamo intimidire e proseguiamo la nostra campagna come l’abbiamo fatta fin dall’inizio: con il sorriso, la forza delle idee, la voglia di portare un cambiamento”.
Qui tutta o quasi la storia in divenire delle elezioni amministrative Vicenza 2023