“Le più grandi invenzioni della storia”, l’anemometro: l’invenzione che ci spiega il vento

1465
Anemometro

L’anemometro è uno strumento di misura frequentemente utilizzato in meteorologia per la misurazione della velocità o pressione del vento. Il primo anemometro fu inventato  nel 1450 da Leon Battista Alberti, architetto, scrittore, matematico, umanista, crittografo, linguista, filosofo e musicologo italiano.

Un dispositivo molto più antico fu realizzato dai Maya poco più di 3000 anni fa per ottenere informazioni sulla forza del vento. L’apparecchio consisteva in una specie di canestro diviso in scomparti concentrici, su cui venivano fatte cadere palline da una vasca posta ad una certa altezza nella sua parte centrale. A seconda della forza del vento, le palle cadevano molto o meno dal centro, il che ha permesso di dedurre la loro intensità.

L’anemometro di Leon Battista Alberti era costituito da una tavoletta mobile, la cui inclinazione forniva una misura dell’intensità del vento.

Leon Battista Alberti

Intorno al 1500, Leonardo da Vinci costruì un anemoscopio per rilevare la direzione del vento e progettò un anemometro a lamina meccanica per misurarne la velocità.

Nel 1667 Robert Hooke costruì una propria versione di anemometro. Nel 1846 John Thomas Romney Robinson costruì un anemometro formato da coppette e frecce meccaniche. In basso sulla sinistra vediamo l’illustrazione dell’anemometro di Robinson e a destra quello che si utilizza oggi.

Anemometro Robinson

Nel 1926, il meteorologo canadese John Patterson sviluppò l’anemometro a 3 tazze (o coppette), che è ancora in uso oggi. Patterson ha scoperto che l’eliminazione di una tazza riduce l’errore nella lettura della macchina e risponde al vento più rapidamente di un anemometro a 4 tazze.

Negli osservatori meteorologici il classico anemometro convive con strumenti più moderni, come i fili caldi o gli anemometri acustici. Per le misurazioni sul campo vengono utilizzate anche misurazioni portatili e digitali basate sulla tecnologia laser.

Un anemometro a filo caldo è costituito, come suggerisce il nome, da filamenti metallici riscaldati a una temperatura ben al di sopra della temperatura dell’aria circostante. Una nota relazione tra la velocità del vento e la resistenza elettrica del filo caldo consente di determinare con precisione la prima.

Anemometro
Anemometro acustico o ultrasonico

Anemometri ad ultrasuoni o sonici (foto sopra) si basano sull’emissione di impulsi ultrasonici tra diverse coppie di trasduttori (trasformatori di piccole quantità di potenza). La durata degli impulsi varia tra diverse coppie a seconda della velocità del vento. Misurando con precisione le differenze in questi periodi di tempo, viene registrata l’intensità dei venti. Uno dei vantaggi di questo tipo di anemometri rispetto agli anemometri a tazza è che non hanno parti in movimento, sono più resistenti alle lunghe permanenze all’aperto. L’ideale per gli osservatori è avere diversi tipi di anemometri, in modo da sfruttare i vantaggi di alcuni rispetto ad altri in determinati aspetti.


Le più grandi invenzioni della storia

di  LUCA FUSARO

La storia dell’umanità è ricca di scoperte memorabili, nate dall’ingegno, dalla casualità o da una combinazione dei due fattori. Alcune hanno cambiato il corso della storia e plasmato il mondo intero; difficilmente potremmo immaginare il nostro stile di vita di oggi, senza di esse. In questa serie di articoli vedremo quali sono le invenzioni e le scoperte più grandi e più utili di sempre, considerando la loro storia e l’impatto che hanno avuto sulla società moderna.

Gli articoli dello stesso autore sulle più grandi invenzioni della storia