Tra streaming e gaming: calano gli utenti, ma aumenta il tempo online

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Web streaming e gaming
Web streaming e gaming

Aldilà del lavoro e dell’istruzione, sono soprattutto due le parole chiave che riguardano le abitudini degli italiani sul web. La prima è informazione, la seconda è intrattenimento. Sono questi i due poli verso i quali si dirigono ricerche, interessi, tempo libero e soprattutto denaro.

Stando alle ultime rilevazioni, infatti, nel 2022 si sono spesi 3 miliardi e 300 milioni di euro in contenuti di informazione e di intrattenimento, per una crescita di 12 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Con un trend abbastanza eloquente: calano gli utenti attivi online ma aumenta il tempo trascorso in rete. Lo rende noto l’Osservatorio Digital Content della School, che sottolinea come nel periodo post covid gli italiani abbiano cercato di tornare ad alcune attività all’aria aperta e nella filiera fisica tradizionale. “Ad oggi la spesa è in crescita – ha spiegato il Direttore dell’Osservatorio, Samuele Fraternali – ma il complicato contesto macroeconomico potrebbero spingere il consumatore a rivedere il budget disponibile per la spesa di contenuti digitali e ridurre, quindi, anche il numero di abbonamenti sottoscritti”.

Non sembra correre questo rischio il comparto del gaming, dove la spesa complessiva degli utenti viene stimata ancora intorno a quota 1,5 miliardi di euro. Calo leggerissimo (pari all’1%), così come rallentano gli eSports. Aumenta invece il mercato del gambling puro, che vede crescere il proprio pubblico, gli utenti e i conti attivi. Si raccolgono così i frutti della strategia di marketing incentrata sui bonus per nuovi utenti nei casinò online, incentivi dati quando si iscrivono ad una piattaforma di gioco online. Questi bonus possono includere credito di gioco gratuito, giri gratis, o altre offerte speciali progettate per attrarre nuovi giocatori.

Per quanto riguarda l’intrattenimento, poi, non ha intenzione di fermarsi il grande successo del comparto streaming. Basti pensare che gaming e video entertainment raggiungono da soli una crescita del 33% rispetto al 2021. Un successo che si riscontra nella proliferazione di podcast e di audiolibri, ma anche di contenuti su Twitch, il vero social dello streaming, amatissimo soprattutto da giovani e gamers. Piattaforme gratuite che stanno sempre di più testando la via degli abbonamenti: secondo il report BVA Doxa, infatti, il 45% degli utenti del web in Italia ha acquistato contenuti a pagamento, con il 42% a concentrarsi su contenuti relativi all’intrattenimento. Un dato che conferma ancora di più come il futuro di tanti comparti, dal gaming al giornalismo, passando per la musica e il cinema, sia sempre di più online.