Non si può certo dire che ViPiu.it e VicenzaPiu.com da sempre non abbiano seguito e supportato le battaglia di Cub e Usb Vicenza ma oggi già abbiamo dovuto segnalare la battuta infelice di Maria Teresa Turetta (Cub Vicenza) e/o di chi ha titolato la sua mail e il post del sindacato alludendo a un inizio “sinistro” del mandato di Possamai (leggi «Tariffe TPL a Vicenza aumentate da SVT: Turetta (Cub) auspica che l’annuncio (non… l’inizio) “sinistro” trovi un rimedio da parte della nuova amministrazione»).
Secondo il titolo il neo sindaco Giacomo Possamai avrebbe aumentato i prezzi del Tpl locale cosa non vera perché i prezzi li definisce, che almeno noi sappiamo, l’azienda Svt e perché Possamai, anche se avesse voluto influire su una società per azioni, di cui il Comune, tra l’altro, è socio e non padrone, come avrebbe potuto farlo non avendo ancora insediato neanche la giunta?!
Ma se il testo di Maria Teresa Turetta era, per lo meno, corretto e condivisibile per la parte in cui si appellava al sindaco per azzerare l’aumento con propri esborsi, noi abbiamo aggiunto “se possibile”, la nota arrivataci dall’amico Massimo D’Angelo per Usb Lavoro Privato Veneto emula e peggiora nel titolo quella di Cub quando titola «Bugiardo Possamai. Sul trasporto pubblico locale, solo pubblicità elettorale».
E Massimo D’Angerlo, con una irriconoscibile mancata adesione, sia pure nella polemica, ai fatti, rincara la dose invitando i cittadini a «mobilitarsi contro questa amministrazione che gli addossa le spese del bilancio in rosso della Società Vicentina Trasporti» (bilancio per gli anni precedenti in cui c’era Rucco a rappresentare entrambi i soci, comune e Provincia di Vicenza, o no?) aggiungendo «Bugiardo Possamai che dopo una campagna elettorale imbastita sul contenimento del costo dei biglietti del trasporto, oggi che è al governo di questa città, la prima cosa per premiare i propri elettori, lavoratori e studenti, la classe più debole economicamente, aumenta di un ben 30% biglietti e abbonamenti…».
Massimo, scusaci se ti chiamiamo per nome come facciamo a quattr’occhi per amicizia e stima, ma, come ti abbiamo scritto su whatsapp, ViPiu.it è disposto a supportare le battaglie ma non le falsità e non ti rispieghiamo, perché lo sai, che le decisioni sono state prese dall’azienda, magari con l’assenso della precedente Amministrazione, e non certo per volontà del neo sindaco appena arrivato a palazzo Trissino.
Siamo, però, d’accordo con te, Massimo D’Angelo, quando poi aggiungi «I soldi non bisogna prenderli dalle tasche dei cittadini che già soffrono per il caro vita e non riescono più a sostenere le spese quotidiane. Governo, Regione, Provincia, Comuni, devono farsi carico del bilancio in rosso di SVT. Comunque siamo a ricordare che nel 2020 il bilancio della SVT chiudeva in attivo. Chiediamo al Sindaco Possamai che faccia chiarezza sull’attuale bilancio in rosso (nato dal 29 maggio 2023 ad oggi?, ndr). Da una parte il bilancio in rosso, d’altra parte, le paghe dei lavoratori della Società Vicentina Trasporti sempre più misere con conseguente abbandono di lavoratori dipendenti che si dimettono».
Poi, però, nel chiedere, ottimo, «la costituzione di un tavolo permanente con la proprietà e le istituzioni coinvolte dove poterci confrontare e trovare le soluzioni migliori in questo periodo difficile» D’Angelo scrive: «Bisogna che ognuno si assuma le proprie responsabilità e nell’ambito di un confronto onesto e trasparente si possa proseguire per dare certezze ai lavoratori e agli utenti».
Ecco, Massimo, cancella le bugie scritte sulla responsabilità degli aumenti dei costi del Tpl all’inizio della tua nota se veramente vuoi «un confronto onesto e trasparente» perché le battaglie si fanno con la forza della verità e non con accuse gratuite e confuse.
Se sarà così saremo con Cub e Usb, altrimenti faremo solo nostro il vostro appello a favore dei vicentini ma scrivendo, per farli ascoltare, la verità e non sparando alzo zero.
Se poi scopriremo, con documenti e fatti, che le responsabilità degli aumenti delle tariffe del TPL sono del neo sindaco ne faremo pubblica ammenda. I nostri lettori lo sanno