150° di Elisa Salerno, da oggi la scrittrice femminista vicentina riposa nel famedio

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elisa salerno

Oggi, venerdì 16 giugno, anniversario della morte di Elisa Salerno, le spoglie della scrittrice e giornalista femminista vicentina sono state accolte nel famedio dei cittadini illustri di Vicenza, al cimitero maggiore.

Alla cerimonia, iniziata alle 11, hanno partecipato per l’amministrazione comunale il sindaco Giacomo Possamai, che ha ricordato la modernità delle sue idee e delle sue battaglie sociali, e la vicesindaca e assessora alle risorse economiche, al lavoro e alle pari opportunità Isabella Sala che ha letto il testo della delibera della giunta comunale di Vicenza con cui è stata decisa la traslazione dei resti nel famedio.

L’attrice Franca Grimaldi ha letto un brano tratto dal primo intervento pubblico di Elisa Salerno risalente al 1904 – 1905, mentre Annalisa Lombardo, studiosa e componente del Comitato Scientifico Fondo Archivistico Elisa Salerno, ha tenuto l’orazione commemorativa dedicata alla sua figura. Per la Diocesi di Vicenza era presente don Dario Vivian.

Con la Salerno sono quattro le donne tumulate nel famedio (le altre tre sono Francesca Maria Chilesotti, Carolina Maccagnini e Marcella Pobbe) a fronte di oltre un centinaio di uomini.

La cerimonia al cimitero maggiore conclude il ricco programma di eventi per il 150° della nascita di Elisa Salerno promosso dall’associazione Presenza Donna e dalla congregazione delle suore Orsoline SCM con il patrocinio del Comune di Vicenza e della Diocesi di Vicenza.

Elisa Salerno (Vicenza 1873-1957) fu saggista e giornalista, prima direttrice ed editrice di giornali a Vicenza. Promotrice dei diritti delle donne nella famiglia, nel mondo del lavoro, nella società civile e nella chiesa ed è oggi riconosciuta fra le protagoniste del movimento femminista fra fine Ottocento e metà del Novecento. Per tale suo impegno subì i rigori della censura fascista e la messa all’indice delle sue opere da parte della chiesa, e solo a partire dagli anni Ottanta del Novecento se ne è avviata la riscoperta e la riabilitazione.

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Fonte: Comune di Vicenza

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