Il rapporto 2022 di Avviso Pubblico, la rete antimafia e anticorruzione di Enti locali e Regioni, presentato lunedì 26 giugno a Roma nella sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha quantificato le minacce rivolte nel corso dell’anno a sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali e dipendenti della pubblica amministrazione. Sono stati 326 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza denunciati in Italia, circa il 25% in meno rispetto al 2021: è il dato più basso degli ultimi dieci anni. Due casi su tre si sono verificati al Sud e sulle isole (il 66% del totale).
In Veneto gli episodi sono stati 19 ed è la seconda cifra più alta del Nord, dietro alla Lombardia con 23. Molti casi hanno riguardato minacce dai No Vax che che continuano a imperversare anche con scritte sui muri, nonostante la fine della pandemia. Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, era finito sotto scorta per casi simili.
Le province più colpite in Veneto sono state quelle di Padova e di Treviso, mentre sono tre i casi registrati nel Vicentino, tra i quali l’episodio già noto alle cronache di gennaio 2022 accaduto al Consigliere comunale di Villaverla, Andrea Vezzaro: “Amico delle case farmaceutiche, attento che ti spariamo”, era il testo del messaggio recapitato a casa sua.
Minacce da comuni cittadini
Avviso Pubblico mette in evidenza che ad essere coinvolti nella maggior parte dei casi sono i Comuni al di sotto dei ventimila abitanti. E una minaccia su quattro non ha matrice criminale: sono comuni cittadini che sfogano il proprio dissenso rispetto a scelte amministrative sgradite, con modalità violente e intimidatorie.
“Il calo delle intimidazioni di questi ultimi anni può rappresentare un segnale positivo – commenta il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà – ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Come emerge dall’analisi dei dati presenti nel Rapporto, è necessario osservare questa tendenza con estrema cautela. Sia in relazione alle intimidazioni che non sono di dominio pubblico – e, dunque, non sono state censite in questo Rapporto – sia rispetto alle minacce subite, ma non denunciate, da amministratori locali e dirigenti degli Enti locali. La cosiddetta cifra oscura”.
Ovvero i casi passati sotto silenzio o che vengono alla luce a distanza di tempo come risultato di indagini.