Presentata la sedicesima stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza

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È stata presentata oggi la sedicesima stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza, dedicata al suo pubblico fidelizzato e protagonista – “Il teatro siete voi” è l’headline della nuova campagna – alla presenza del presidente della fondazione Teatro Comunale città di Vicenza Enrico Hüllweck, del nuovo sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, della nuova assessora alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin, dell’assessore alla cultura della regione del Veneto Cristiano Corazzari e del direttore artistico del Teatro Comunale Giancarlo Marinelli; a raccontare nei dettagli la programmazione, il segretario generale della Fondazione Pier Giacomo Cirella.

Il programma 2023-2024 del Tcvi propone la sua idea di teatro, un’offerta di spettacolo dal vivo che intreccia una pluralità di linguaggi artistici, un sistema aperto in cui ognuno ha la possibilità di riconoscersi e di ritrovare il “suo” genere e le “sue” aspettative di intrattenimento, di socialità, di approfondimento; minimo comun denominatore, il livello e la qualità degli spettacoli e dei progetti.

È stata questa infatti la formula vincente di un teatro comunale che in soli 15 anni è diventato un presidio culturale di forte riconoscibilità in tutto il territorio veneto, un luogo dove coltivare le relazioni umane, un facilitatore di crescita e di benessere per l’intera comunità, una “casa” per gli spettatori e gli artisti.

Sono oltre 80 gli appuntamenti della nuova stagione artistica, in programma da novembre 2023 a maggio 2024, suddivisi nei diversi generi dello spettacolo, programmati in collaborazione con partner consolidati e, per alcune sezioni, in house: danza, prosa, musica da camera e sinfonica, circo contemporaneo, con biglietti per i singoli spettacoli o in abbonamento, mentre cabaret, musical, family show, concerti pop, operetta, cinema e alcuni eventi speciali sono proposti come fuori abbonamento, e ancora le residenze per i giovani artisti e i progetti formativi con cui avvicinare alla musica, al teatro, alla danza, un pubblico di tutte le età.

Questa estrema varietà da sempre caratterizza l’offerta culturale del Tcvi e lo connota come una realtà tra le più attive nel panorama regionale, capofila in alcune scelte, come il circo contemporaneo proposto stabilmente in abbonamento da anni o le nuove tendenze coreografiche della danza contemporanea presentate a Danza in Rete Festival, l’importante evento diffuso sul territorio, riconosciuto dal ministero della cultura, nato come spin-off proprio della stagione di danza del Comunale.

Sono presenti alla presentazione i responsabili artistici delle varie sezioni che compongono il cartellone: Loredana Bernardi per la Danza, Annalisa Carrara per la Prosa, Piergiorgio Meneghini per la Concertistica e la Sinfonica, lo staff del Comunale per i progetti formativi #tcvieducational, le residenze artistiche e il circo contemporaneo, mentre la governance dei progetti di spettacolo è affidata a Giancarlo Marinelli, direttore artistico del Teatro Comunale di Vicenza. “Il Teatro crea in chi vi assiste la capacità di guardare al mondo in modo diverso e più profondo. Oltre la recita, esiste il punto cardinale della civiltà che ci permette di stare nel mondo senza mai correre il rischio di perderci. Questo fa e ha sempre fatto il Teatro Comunale di Vicenza per il suo pubblico. E continuerà a farlo anche nella nuova stagione”, sono le sue parole per spiegare i principi ispiratori del nuovo programma.

La nuova stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza si aprirà con la danza, domenica 5 novembre, con l’originale spettacolo della compagnia americana Ailey II diretta da Francesca Harper, un ensemble nato per proseguire l’esperienza artistica di Alvin Ailey e gestire il vasto repertorio del creatore, rinnovandolo senza tradirne lo spirito, con la sua “danza per il pubblico” e quindi “per tutti” come peculiarissima cifra stilistica, un mixdi danza moderna, classica, jazz e afro concepito per la prima volta più di sessant’anni fa.

I sei mesi di intensa programmazione della stagione del Comunale si concluderanno lunedì 27 maggio con il concerto della OTO – Orchestra del Teatro Olimpico e il suo direttore Alexander Lonquich sul podio e al pianoforte, ad accompagnare la solista ospite Irena Kavčič al flauto, con un concerto dedicato alle “Serenate di Primavera” che presenterà sonorità novecentesche del compositore cecoslovacco Erwin Schulhoff e celebri pagine romantiche di Johannes Brahms.

I protagonisti della nuova stagione

La stagione di danza, genere di forte riconoscibilità nella programmazione del Teatro Comunale di Vicenza, sarà dedicata a Giuseppe Roi, per celebrare i 100 anni dalla sua nascita; illuminato mecenate, uomo di cultura, appassionato personaggio pubblico e civico, fu un grande sostenitore del genere coreutico, con visioni innovative in grado di concepirlo oltre la tradizione, come una vibrante “scrittura della contemporaneità”. Il cartellone presenta compagnie e artisti di grande richiamo internazionale e naturalmente anche le principali realtà italiane, con molte prime volte per il palcoscenico del Tcvi e una straordinaria prima nazionale; i nomi sono quelli dell’americana Ailey II, del Balletto Nazionale della Georgia, l’ensemble nazionale Nuovo Balletto di Toscana, il duo internazionale formato dai primi ballerini Lucia Lacarra e Matthew Golding a proporre la prima in Italia delle loro “Lost Letters”, la britannica Shechter II di Hofesh Shechter Company, guidata dal coreografo israeliano che le ha dato il nome, la spagnola La Veronal fondata dall’eclettico artista Marcos Morau, l’ensemble francese Emanuel Gat Dance diretto dall’omonimo coreografo israeliano, la compagnia di straordinari danzatori acrobati provenienti da tutto il mondo, fondata dall’artista franco-algerino Hervé Koubi.

I Luoghi del Contemporaneo Danza propongono invece le espressioni dei più innovativi linguaggi coreografici italiani di ricerca e sperimentazione, portando in scena le ultimissime creazioni di autori della nuova generazione, ma già affermati e riconosciuti a livello internazionale come Marco D’Agostin, il duo Panzetti/Ticconi, Nicola Galli, Jacopo Jenna, Adriano Bolognino.

Per la prosa, saranno attori importanti del panorama nazionale a salire in palcoscenico con lavori nuovi e nuovissimi; il cast di stagione della Sala Maggiore presenta così Alessandro Preziosi (anche in veste di regista in “Aspettando Re Lear”); Giuseppe Zeno ed Euridice Axel nei ruoli resi indimenticabili da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato nel celebre film di Lina Wertmüller di cui lo spettacolo è la versione teatrale; gli eclettici Emilio Solfrizzi e Camilla Natoli protagonisti della commedia evergreen “L’Anatra all’arancia”; lo storyteller, già allenatore della nazionale italiana di volley, Mauro Berruto, con una lezione spettacolo dedicata ai “Capolavori”, dei “viaggi” possibili non solo nel mondo dell’arte ma realizzabili in tutti i settori, dallo sport al mondo dell’impresa; la comicità travolgente e irriverente di Andrea Pennacchi con un nuovissimo “Arlecchino?”, quasi contemporaneo, scritto e diretto da Marco Baliani; Pippo Pattavina, affermato interprete del teatro di Pirandello, già conosciuto e apprezzato dal pubblico del Tcvi, in “Pensaci, Giacomino!”; la comicità stralunata e fiabesca di Angela Finocchiaro e “Il calamaro gigante”; Ferzan Özpetek come regista della versione teatrale dell’omonimo film del 2012 ”Magnifica presenza”, con un cast di attori in via di definizione.

Calcheranno invece la scena più intima e “a misura” del Ridotto, Giorgio Lupano con un lavoro di ispirazione letteraria e cinematografica come “La vita al contrario”; e poi i monologhi diversissimi per temi e stile della narrazione teatrale di Gioele Dix “Ai nostri tempi (biblici)” sul desiderio di non invecchiare, di Matthias Martelli in “Raffaello. Il figlio del vento”, un omaggio al grande artista urbinate e di Pietro Angelini nel surreale one man show “Un onesto e parziale discorso sui massimi sistemi”; a concludere la stagione un insolito trio, composto da Eva Robin’s, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna, che presenteranno al pubblico una nuova versione di “Le Serve” dello scrittore francese Jean Genet, con la regia di Veronica Cruciani.

La concertistica presenta il suo format consolidato, protagonisti grandi solisti, ensemble inconsueti e formazioni cameristiche, per proporre al pubblico un programma musicale che abbraccia capolavori di 35 autori appartenenti a diverse epoche dal Rinascimento alla contemporaneità. L’ampio ventaglio mira a conquistare sempre più ampie fasce di appassionati, nella consapevolezza che l’immenso repertorio della “classica” possa guadagnare appeal anche con la proposta di brani mai ascoltati e la scoperta di autori meno noti.

Ad aprire la nuova stagione, uno straordinario concerto inaugurale dal titolo evocativo “Romanticismo”, protagonista la blasonata Chamber Orchestra of Europe diretta da Sir Antonio Pappano, al pianoforte Beatrice Rana. I concerti a seguire vedranno Dénes Várjon al pianoforte e la musica di Brahms per il trio composto da Nicolas Altstaedt al violoncello, Barnabàs Kelemen al violino e Alexander Lonquich al pianoforte, mentre un “Omaggio a Venezia” sarà affidato a due straordinari solisti come Federico Guglielmo violino concertatore e Giovanni Sollima al violoncello con uno dei migliori ensemble barocchi al mondo, Il Pomo d’Oro. E nel lungo e articolato programma ci sarà spazio anche per il linguaggio delle percussioni con il Quartetto Tetraktis ad accompagnare la voce di Cristina Zavalloni o per un concerto dedicato al Novecento musicale, con I Solisti di Pavia e Enrico Dindo direttore e al violoncello. “Quattromani, o due pianoforti” saranno quelli dei virtuosi Mariangela Vacatello e Alessandro Taverna, seguito da un “Tributo alle Americhe”, presentato da un ensemble sudamericano di grande successo come il Cuarteto Latino Americano. Un progetto musicale ispirato a “Il Vangelo secondo Gesù Cristo” di José Saramago sarà proposto nel tempo pasquale, con l’ensemble vocale De labyrintho diretto da Walter Testolin e con la voce narrante di Sandro Cappelletto. Ancora un’edizione delle monumentali Variazioni Goldberg di Bach, sarà eseguita al pianoforte da Pietro De Maria, mentre un intrigante progetto cameristico vedrà protagonisti Marco Rizzi al violino, Alessio Allegrini al corno e Benedetto Lupo al pianoforte. A chiudere la stagione della concertistica, sarà chiamato l’italianissimo Trio Chagall (pianoforte e archi) impegnato in un interessante progetto musicale, con suggestioni e autori dall’Europa all’America, in un arco temporale che spazia dal Settecento al Novecento.

Anche la musica sinfonica conferma la sua programmazione “classica”, che alterna la Oto-Orchestra del Teatro Olimpico guidata dal suo direttore principale, il maestro Alexander Lonquich ad altri direttori ospiti: Stefano Montanari, direttore e violino nel secondo concerto, un omaggio alla musica del Settecento di Boccherini, Vivaldi e Haydn; Lorenza Borrani, violino concertatore nel quinto appuntamento dedicato a Mozart e Haydn; Davide Sanson, direttore del concerto costruito sulle suggestioni favolistiche e di viaggio di autori come Mendelssohn e Fauré, mentre il concerto fuori abbonamento di San Silvestro, con le ouverture e arie d’opera della tradizione italiana, sarà diretto dal maestro Nicolò Jacopo Suppa e vedrà protagonisti il soprano Giulia Bolcato e il tenore Davide Tuscano. Da segnalare il rinnovamento dell’organico orchestrale in virtù del programmato avvicendamento nei ruoli di violino, contrabbasso, flauto e clarinetto: alle recenti audizioni per accedere al percorso artistico-formativo si sono iscritti 218 giovani musicisti, brillantemente laureati nei Conservatori di tutta Italia.

Il circo contemporaneo assume un ruolo sempre più significativo, con cinque spettacoli in programma per portare in luce le diverse anime e le evoluzioni delle discipline circensi. Si inizia con il “Gran Gala du Cirque”, un magnifico show di teatro-circo con numeri acrobatici, eleganti rimandi alla danza contemporanea e la comicità poetica tipica di questo genere, presentato da Circo e dintorni; a seguire la performance di una delle donne clown più conosciute al mondo, la tedesca Gardi Hutter mentre sarà la compagnia francese di circo di strada Imperial Kikiristan, una piccola orchestra errante, a proporre in teatro nel terzo appuntamento un mix di atmosfere musicali con ispirazioni diverse, che vanno dal repertorio folklorico alla musica rock, dalle melodie mediorientali ai cori barocchi, arricchite da coreografie, canti, danze e un’ironia surreale. Sono italiane le compagnie Collettivo Clown orientata alla clownerie e al gioco, con molti spettacoli per famiglie in repertorio e il Circo Zoè noto per le sue pratiche di circo di strada e il suo percorso artistico e di ricerca sull’archetipo del viaggio, protagoniste degli ultimi due appuntamenti al circo.

Gli spettacoli fuori abbonamento presentano nella nuova stagione un palinsesto collaudato e apprezzato dal pubblico, con una molteplicità di proposte in cui ognuno può trovare il suo spettacolo e la sua chiave di lettura con connessioni, rimandi e riferimenti ad un immaginario condiviso: un numero importante di eventi (15 spettacoli e 2 progetti speciali per il giorno della memoria e il giorno del ricordo), dei più svariati generi di spettacolo, con artisti di grande appeal. Si inizia con l’ultimo show di Maurizio Battista, comico molto amato dalle vaste platee televisive mentre gli altri interpreti per il cabaret sono Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Ale e Franz, Drusilla Foer, tutti mattatori della scena che porteranno al Comunale i loro ultimi spettacoli.

Anche i titoli dei musical in cartellone sono dei veri e propri cult del genere: si parte da “Rapunzel. Il musical” con Lorella Cuccarini, per proseguire con “Sister Act” nella versione italiana di Stage Entertainment con la regia di Chiara Noschese e “Sette spose per sette fratelli”, ispirato al celebre film hollywoodiano di ambientazione western. Di grande richiamo saranno anche i family show in cartellone con due spettacoli molto conosciuti come “Alice in Wonderland” e “Neverland. L’isola che non c’è”.

Sono previste naturalmente anche le operette, scegliendo tra le pietre miliari del repertorio con “Il Paese dei campanelli” e “Al cavallino bianco”, ma ci saranno anche il tradizionale concerto delle feste “Gospel in Vicenza 2024”, protagonista la Bassano Bluespiritual Band, e tre concerti: Ron, che farà tappa al Comunale di Vicenza con il suo tour teatrale “Sono un figlio”, Simone Cristicchi con “Lo chiederemo agli alberi”, lo spettacolo musicale ispirato alla sua canzone-inno che invita a ritrovare bellezza e semplicità nella natura, ma anche un’incursione nel mondo della canzone d’autore grazie al vicentino Bruno Conte che sarà chiamato ad interpretare i successi di Aznavour nel nuovo spettacolo “Formidabile Charles!”.

Per il giorno della memoria sarà proposto “Per questo mi chiamo Lorenzo”, di e con Giancarlo Marinelli, una narrazione teatrale a partire dal romanzo autobiografico “Il silenzio di averti accanto”, con le storie parallele dei due fratelli, uno fascista e l’altro partigiano, mentre per il giorno del ricordo è in programma “Passi” di e con Marco De Rossi (Farmacia Zooè), la storia di Abdon Pamich, esu­le fiumano, campione italiano di marcia.

I Progetti Formativi del Teatro Comunale di Vicenza #tcvieducational sono dei percorsi educativi e di inclusione per favorire l’avvicinamento ai linguaggi del teatro, della musica e della danza, dedicati ad un pubblico senza limiti di età. Una particolare attenzione è riservata ai più piccoli e alle loro famiglie perché la formazione e l’educazione del pubblico del domani rientrano, da sempre, nella mission della Fondazione. I progetti, ormai collaudati, realizzati in collaborazione con partner artistici molto qualificati, sono Operameno9, Opera Baby, Opera Kids, Opera Domani, Teatro Scuola, Il Teatro delle Meraviglie, Teatro con vista. Diventare spettatori partecipi. Anche i partner di stagione del Teatro Comunale, come la Società del Quartetto di Vicenza, realizzano progetti specifici dedicati ai più piccoli: il format “Nuove orecchie per il Quartetto” in particolare, prevede tre appuntamenti per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di secondo grado, con l’obiettivo di formare, stupire e divertire attraverso il linguaggio della musica.

Linee guida e dati

I valori che ispirano e identificano le linee guida del lavoro svolto dal Teatro Comunale di Vicenza per la comunità – spiega il Segretario Generale Cirella – possono essere riassunti in tre parole chiave: cambiamento, sostenibilità, inclusione. Dopo la pandemia il pubblico infatti è tornato al Tcvi, ma sono profondamente cambiate le modalità della fruizione del “prodotto culturale”.

Le presenze degli spettatori in teatro, nella stagione 2022-2023 si sono attestate su numeri che si avvicinano a quelli pre-pandemia – oltre 54.000 fronte alle 60.000 dell’ultima stagione “completa” 2018-2019, prima del Covid – , ma sempre più l’acquisto del biglietto viene fatto sotto data; si comprano di più i biglietti rispetto agli abbonamenti – con le vendite dei biglietti che ammontano al 76% del valore complessivo degli incassi – e molto alto è stato il numero dei sold out per gli spettacoli proposti in cartellone – circa il 73 % -, con un indice di riempimento della sala altissimo, con una media che supera il 90%.

Gli spettatori arrivano a teatro non solo per lo spettacolo, ma anche per incontrarsi, condividere emozioni, socializzare; e il Tcvi con il suo parcheggio gratuito, il bar per gli aperitivi e il bistrot per una cena veloce prima o dopo lo spettacolo (su prenotazione) nel foyer del teatro, gli incontri di approfondimento prima degli spettacoli in programma al Ridotto, si presta molto bene ad essere luogo di accoglienza dove il pubblico si sente “a casa”, può apprezzare lo spettacolo ma anche il piacere di stare con le altre persone. Per molti spettatori la riapertura del teatro ha segnato la fine simbolica della pandemia, un modo di riappropriarsi degli spazi e del tempo per tornare a stare bene, insieme agli altri.

E il teatro è tornato ad affollarsi anche di eventi ospitati con il numero di presenze complessive – spettatori + partecipanti ad eventi – che si attesta per il 2022 a 74.200: non sono le straordinarie 120.434 presenze del 2019, ma vanno ben oltre le 20.999 presenze del 2021. Il numero di artisti ed operatori presenti a teatro nel 2022 si attesta sulle 6.600 persone, mentre le giornate di occupazione del teatro sono state ben 178; erano 200 nelle migliori performance degli anni precedenti. Dati che danno conto dell’intenso lavoro realizzato per riportare stabilmente a teatro gli spettatori.

Per quanto riguarda la sostenibilità il Teatro Comunale di Vicenza la affronta sia dal punto di vista strutturale, con gli adeguamenti degli impianti per l’efficientamento energetico grazie alle risorse del PNRR, sia sul piano dei contenuti, dedicando specifici progetti educativi ai temi dell’ambiente, della tutela degli ecosistemi del territorio e alla salvaguardia dell’acqua. A fine agosto saranno installati sul tetto del Teatro Comunale i pannelli fotovoltaici che, con la sostituzione degli impianti di riscaldamento-raffreddamento e le nuove lampade a led consentiranno un risparmio sui costi energetici di circa il 30%; il valore complessivo dell’investimento, a cui partecipano con il fondo europeo, il Comune di Vicenza e la Fondazione Teatro Comunale Città, è di 440.000 euro.

Si sono concluse da poche settimane le attività di Danza in Rete per l’Ambiente, una serie di azioni artistiche e formative, per sensibilizzare sui temi ambientali e in particolare sull’importanza

dell’acqua come bene prezioso e insostituibile, privilegiando le attività formative (laboratori e workshop), oltre naturalmente alle performance, alcune realizzate anche open air, in un progetto pensato per le giovanissime generazioni, per i giovani ma anche per le famiglie e tutti i cittadini, realizzato in partnership con Viacqua.

Anche il tema dell’inclusione è centrale: essere il teatro di tutti non è solo uno slogan, ma un impegno preciso nei confronti della comunità. Il Tcvi ha sempre voluto abbattere le barriere generazionali con un pubblico che frequenta e “abita” il teatro a tutte le età, da 0 a 99 anni (anzi ancor prima di nascere, visto che i genitori in attesa vengono a teatro grazie al Progetto Operameno9), con progetti specifici di avvicinamento al mondo dello spettacolo e orientati alla formazione e alla crescita personale dei più piccoli, ma anche per le bambine e i bambini delle scuole primarie e secondarie, per i teenager e per gli spettatori di tutte le età, attraverso le numerose iniziative di audience development e engagement. Per i giovani under 30 da sempre biglietti e abbonamenti presentano prezzi ridotti, mentre per gli universitari è possibile acquistare i biglietti a prezzo agevolato, esibendo la University Card.

Anche in ambito sociale, sono state attivate delle iniziative dedicate, per avvicinare al teatro dei cittadini che non lo frequentavano abitualmente, con progetti come “A teatro si resta giovani” realizzati in collaborazione con il Comune di Vicenza che hanno consentito l’acquisto di biglietti a prezzi molto scontati, a fasce particolari di spettatori, per alcuni eventi.

Le politiche inclusive nei confronti del pubblico non si riferiscono evidentemente solo ai prezzi dei biglietti, ma si declinano nel rapporto che il Teatro Comunale di Vicenza ha costruito nel tempo con gli spettatori, sempre più coinvolti e protagonisti, come testimonia la nuova campagna di comunicazione, curata realizzata dall’agenzia KF ADV, fotografo Nicola Ferrini, che li vede pronti a “metterci la faccia” per il loro teatro. All’invito a partecipare al servizio fotografico, lanciato nelle scorse settimane, hanno aderito oltre 200 persone: i volti della campagna per la nuova stagione teatrale sono dunque reali, di spettatori che hanno voluto esserci per testimoniare la loro relazione di fiducia e fare un ulteriore passo in questo percorso di condivisione.

Investimenti e futuro

Per realizzare una stagione artistica di qualità, come quella presentata dal Teatro Comunale di Vicenza, sono necessarie risorse importanti ed è la capacità di fare rete e una virtuosa partnership pubblico-privato che permette al sistema economico finanziario di sostenere le attività della Fondazione (la realizzazione della stagione artistica, la progettualità per l’offerta culturale al territorio e la condivisione con la comunità economico-sociale, le spese di gestione della struttura e per il capitale umano).

L’investimento per la nuova stagione artistica 2023-2024 è di quasi 900.000 euro (il dato si riferisce al solo costo artistico, escludendo le spese tecniche per la messa in scena degli spettacoli e dei concerti); è un dato complessivo, che comprende l’ammontare investito dalla Fondazione e quello delle sezioni concertistica e sinfonica, realizzate in collaborazione con la Società del Quartetto di Vicenza e l’Orchestra del Teatro Olimpico.

Per l’economia della Fondazione, risulta di vitale importanza il sostegno finanziario dei soci, in primis il Comune di Vicenza in qualità di socio fondatore originario, la Regione del Veneto e Fondazione Cariverona quali soci fondatori aderenti e Intesa Sanpaolo come socio sostenitore, ma anche il supporto delle varie realtà aziendali, delle organizzazioni e dei sostenitori del Teatro Comunale: il main partner We Build, leader mondiale nel settore delle infrastrutture, impegnata tra l’altro, nella realizzazione della Linea AV/AC Verona – Bivio Vicenza; il partner Mecc Alte azienda vicentina che opera a livello internazionale nel settore energetico, il partner tecnico Develon; gli sponsor AGSM AIM, Anthea S.p.A., Banca delle Terre Venete e Inglesina; i sostenitori, Burgo Group, Cantine Colli Vicentini – Vitevis, Confcommercio Vicenza, F.I.S. Fabbrica Italiana Sintetici, Gruppo Unicomm, ItalOhm, Lions Club Vicenza, Nardi S.p.A., Pesavento, Rotary Club Vicenza; per il progetto di rete Teatri Vi.Vi: Banca Popolare di Marostica – Volksbank; per la Stagione di Danza: Camera di Commercio di Vicenza, D-Air Lab start up innovativa attiva nella protezione del corpo in ambito non solo sportivo e Fondazione Roi. E naturalmente gli Amici e i donatori privati del Teatro.

Una rete capillare di sostegno che non ha mai fatto mancare la sua vicinanza all’istituzione Fondazione e ai singoli progetti, molti dei quali pensati “su misura” per i partner e gli sponsor, in una logica di intervento e di condivisione per la costruzione di valori comuni e per generare benessere per l’intera comunità.

La visione è quella di concepire cultura, creatività e bellezza come tratti identitari radicati nella società e nell’economia del nostro territorio, per consolidare la missione orientata alla qualità e all’innovazione. Come racconta l’ultimo rapporto annuale presentato da Fondazione Symbola e Unioncamere, è necessario costruire “un’infrastruttura per affrontare le sfide che abbiamo davanti, un soft power che attraversa prodotti e territori e diventa un prezioso biglietto da visita per il nostro Paese. Così, se si produce valore e lavoro puntando sulla cultura e sulla bellezza, si favorisce un’economia più a misura d’uomo e, anche per questo, più competitiva e più capace di futuro”.

Biglietti e abbonamenti

Il rinnovo abbonamenti inizia giovedì 13 luglio 2023 e prosegue fino a venerdì 28 luglio e da lunedì 11 a venerdì 15 settembre (chiuso sabato e domenica); giovedì 13 luglio inizia anche la vendita dei biglietti per gli spettacoli fuori abbonamento, che prosegue fino alle date degli spettacoli.

I nuovi abbonamenti saranno in vendita da martedì 19 settembre, fino all’inizio delle stagioni, mentre i biglietti degli spettacoli delle stagioni saranno in vendita da martedì 26 settembre. Oltre che in biglietteria i nuovi abbonamenti e i biglietti possono essere acquistati anche online sul sito del teatro www.tcvi.it. Biglietti e abbonamenti potranno essere comprati anche utilizzando i voucher in possesso degli spettatori, con scadenza di conversione fino al 31 dicembre 2023.

Sono numerose le formule di abbonamento previste: oltre alle quattro sezioni “classiche” della programmazione (danza, prosa, concertistica e sinfonica), sarà possibile acquistare degli abbonamenti speciali: il Mini Danza (2 spettacoli), Luoghi del Contemporaneo Danza (5 spettacoli), Prosa al Ridotto (5 spettacoli), Tutto Prosa (13 spettacoli), Circo (5 spettacoli), l’Integrale (33 appuntamenti).

Anche per le stagioni di musica le opportunità di abbonamento sono varie: Tutto Musica (18 concerti), e tre formule brevi, Passione Pianoforte, Tesori da Camera, Alternativamente (4 concerti con date fisse tra sinfonica e concertistica).

Sono previste delle agevolazioni per gli abbonati, come gli sconti per l’acquisto di più tipologie di abbonamento o riduzioni sui biglietti per gli spettacoli.

I prezzi dei biglietti, sono compresi tra 10 e 39 euro per gli spettacoli e i concerti delle stagioni, vanno dai 15 ai 48 euro per gli spettacoli fuori abbonamento.

I prezzi degli abbonamenti alle stagioni partono da 45 euro (abbonamento sinfonica, ridotto under 30 per 6 concerti) e arrivano a 210 euro (abbonamento danza, intero con 7 date).

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Fonte: Presentata la sedicesima stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza , Comune di Vicenza

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