La bilateralità nel turismo veneto continua a crescere per rispondere alle esigenze del settore nel post-pandemia

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Di seguito il comunicato di EBIT Veneto, l’ente bilaterale dell’industria turistica del Veneto costituito nel 2010 da Federturismo Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi e le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori del settore FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTUCS-UIL.

Presentati nel webinar “La bilateralità nel turismo: modernità e futuro di un modello. Primi esiti di una ricerca” le attività svolte nell’ultimo anno a sostegno del comparto, tra cui 651 ore di formazione, eventi dedicati, contributi e incentivi per sostenere i lavoratori e le loro famiglie. Un modello in evoluzione, quello di EBIT Veneto, che guarda ai nuovi trend per rispondere alle necessità degli operatori del turismo (2.766 strutture alberghiere e 56.706 strutture extra alberghiere).
Nel solo periodo estivo (giugno-agosto) il turismo italiano prevede l’assunzione di circa 353 mila persone. In Veneto sono 2.766 le strutture alberghiere e 56.706 quelle extra alberghiere che necessitano delle competenze necessarie per rispondere ai cambiamenti in atto nel post-Pandemia e all’evoluzione della domanda di mercato.
La riflessione su questi temi è stata al centro del webinar “La bilateralità nel turismo: modernità e futuro di un modello. Primi esiti di una ricerca”, organizzato da EBIT Veneto, l’ente bilaterale dell’industria turistica del Veneto costituito nel 2010 da Federturismo Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi e le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori del settore FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTUCS-UIL. Al webinar sono intervenuti Carlo Stilli (Direttore Generale di Confindustria Veneto), Cecilia de’ Pantz (Presidente di EBIT Veneto), Gaetano Zilio Grandi (Professore ordinario di Diritto del Lavoro e Prorettore con delega agli Affari generali, legali e ai rapporti con il personale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia), Gian Paolo Lazzer (Professore a contratto di Sociologia dei Consumi presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia), Fabio Menin (Direttore della U.O. Programmazione e gestione formazione professionale della Regione Veneto), Riccardo Ruggiero (Vicepresidente di EBIT Veneto) e Michele Carpinetti (Presidente EBIT Nazionale).
L’evento ha consentito un confronto per proporre modelli nuovi ed attuali, in grado di fornire le risposte più consone alle esigenze della domanda e dell’offerta. La Bilateralità ha oltre trent’anni di storia e rappresenta, anzitutto, una modalità congiunta di regolamentazione di rapporti collettivi, in cui la collaborazione tra sistemi di rappresentanza è il modo migliore per affrontare la complessità del mondo del lavoro. Al tempo stesso, gli enti bilaterali dovranno gestire nuove funzioni, quali ad esempio la gestione di fondi di solidarietà bilaterali e fondi professionali paritetici. In questo senso, il Covid ha rappresentato uno spartiacque nel settore, facendo crescere la consapevolezza del modello bilaterale quale strumento capace di colmare le lacune del sistema statale e delle risorse disponibili. Altrettanto fondamentale, sempre più a tendere, sarà quindi il raccordo tra Enti diversi per raggiungere obiettivi comuni.
Un ulteriore tema è stato quello degli indirizzi per il futuro del settore turistico, sia per quanto riguarda i servizi al lavoratore che per le nuove proposte di formazione. Un’importante sfida sarà quella dei sussidi, in grado di colmare parte delle necessità dei lavoratori che, nell’ultimo periodo, non vedono più attrattivo il settore turistico. Mentre la formazione dovrà tener conto di due elementi chiave: la Silver Economy (invecchiamento della popolazione) e l’interculturalità.
Partendo da questa forte consapevolezza, EBIT Veneto ha presentato le attività svolte nell’ultimo anno, tra cui:
  • 651 ore di formazione nelle aree “Ospitalità e Comunicazione”, “Marketing & Digital marketing”, “Management”, “Housekeeping LAB”, “Food&Beverage LAB”, “Formazione esperienziale”, “Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro”, “Formazione aziendale su misura”.
  • Per accogliere le numerose richieste pervenute e per dare un segnale concreto di ripresa delle attività post pandemia, sono state reintegrate alcune aree formative ritenute fondamentali da aziende e lavoratori: “Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro”, “Sostenibilità e green management” e “Formazione aziendale su misura”.
  • Realizzazione di webinar ed eventi dedicati (es. “l’importanza dei criteri ESG nella gestione strategica dell’azienda: nuove opportunità e richieste di mercato”).
  • Aumento (che verrà incrementato ulteriormente) di contributi ed incentivi pensati per sostenere il lavoratore, da un lato, supportando la famiglia e, dall’altro, incoraggiando la formazione come leva di sviluppo personale e professionale. L’anno scorso sono stati previsti: “Premio di Natalità”, “Sostegno alla disabilità – figlio”, “Premio scuola primaria”, “Incentivo nuove iscrizioni”, “Sostegno per genitore disabile/non autosufficiente”, “Incentivo digitalizzazione scuola” e “Bonus digitalizzazione”.
Anche EBIT Nazionale ha istituito dei contributi a favore dei lavoratori e delle aziende aderenti, quali un contributo per la genitorialità (€ 200 una tantum a figlio), un contributo per familiari non autosufficienti (€ 500,00 una tantum), un contributo alla formazione (percorsi di aggiornamento e riqualificazione delle competenze).
Michele Carpinetti, Presidente di EBIT Nazionale: “Non c’è prospettiva se non si pensa ad un turismo sostenibile e di qualità dove l’impresa investe nell’innovazione e nelle competenze e dove i lavoratori sono riconosciuti e qualificati. Per tale ragione la bilateralità, che sostiene studi di settore all’avanguardia e la formazione delle persone, è lo strumento decisivo nei sistemi che vogliono competere ad un livello alto dell’offerta turistica”.
Cecilia de’ Pantz, Presidente EBIT Veneto: “Per essere sostenibili ed inclusivi occorrerà traghettare il nostro ente verso prospettive aggiornate e preparate che tengono conto di tutti gli elementi che aprono l’offerta formativi verso nuovi trend. Aumenteremo le quote di attività destinate ai servizi al lavoratore e consolideremo il nostro ruolo di interlocutori privilegiati con le istituzioni. Il futuro di EBIT Veneto non si baserà più solamente sulle direttrici storiche e strutturali, ma evolverà per rispondere alle necessità degli operatori del comparto turistico”.