Durante i controlli dello scorso fine settimana e grazie alla segnalazione del furto di una bicicletta elettrica gli agenti della Squadra “Volanti” hanno individuato e denunciato in stato di libertà tale M.C., 43enne vicentino con a proprio carico numerosi precedenti penali e/o di Polizia per reati di vario genere e gravità, quali ricettazione, danneggiamento, furto, porto abusivo di armi atte ad offendere, e condannato per indebito utilizzo di carte di credito.
La sera di sabato, nell’ambito della quotidiana attività di prevenzione generale e di controllo del territorio, la Centrale Operativa della Questura inviava una pattuglia della Squadra “Volanti” nei pressi del Cimitero Maggiore, dove una donna ne aveva chiesto la presenza in quanto aveva riconosciuto la bicicletta elettrica che poco tempo prima era stata rubata al padre.
La signora riferiva ai Poliziotti di avere notato un uomo, nel frattempo allontanatosi, che si dirigeva verso una bicicletta elettrica appoggiata al muretto. Ad una più attenta osservazione l’aveva riconosciuta come quella rubata al proprio padre qualche tempo prima e per la quale era stata presentata denuncia di furto.
Grazie alla precisa e tempestiva descrizione del soggetto fornita dalla figlia della vittima, gli Agenti della Squadra “Volanti” della questura di Vicenza (qui l’azione del questore Sartori dal suo insediamento in città e provincia, ndr) erano in grado di intercettare M. C. poco distante dal luogo dell’intervento. Costui, quindi, veniva accompagnato negli Uffici della Questura per procedere alla sua completa identificazione.
Nell’occasione, M.C. riferiva alla Polizia di non essere in grado di giustificare il possesso della bici, e di averla avuta in regalo da una persona di cui non ricordava il nome. Per tali motivi, al termine delle attività di Polizia Giudiziaria, il soggetto veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione.
* “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.