Azienda Zero e assunzione dirigenti psicologi, Guarda (EV) e Baldin (M5S): “Caos a pieno regime”

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“Azienda Zero, che avrebbe dovuto centralizzare e semplificare le procedure, ha generato un caos incredibile in un comparto, quello della salute mentale, che non aveva di certo bisogno di caos”. Lo dichiara la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde) a commento della risposta fornita dalla Giunta all’interrogazione illustrata oggi in Consiglio regionale, e aggiunge: “Di ricorso in ricorso, emerge sempre più un pasticcio che pesa sull’immagine della nostra Regione e che ha posto in difficoltà tutti quei professionisti che aspirano a lavorare in Veneto e che sta penalizzando i pazienti in attesa dell’erogazione di specifici servizi. In particolare, la decisione assunta da Azienda Zero, in seguito alle sentenze del Tar e della Corte di Cassazione, di ripetere la prova scritta per i soli non ammessi, si è dimostrata un caso eclatante di ‘peso el tacon del sbrego’. È auspicabile che si ponga presto fine a questa odissea predisponendo l’accesso a un test che rispecchi quanto indicato alla pubblicazione del bando, affinché possano essere assunti questi famosi 47 dirigenti di cui siamo da tempo in attesa”.

“Per una volta che i professionisti ci sono – commenta la Consigliera regionale Erika Baldin del Movimento Cinque Stelle – il Sistema sanitario regionale non li assume: sembra assurdo, ma è proprio ciò che sta accadendo con il concorso per 47 dirigenti psicologi bandito da Azienda Zero. Una vicenda che si trascina da quasi due anni, lasciando nell’incertezza gli oltre duemila candidati. La risposta fornita oggi dalla Giunta Zaia non aggiunge nulla a quanto già sapevamo: ringraziamo per il riassunto delle puntate precedenti, ma non era quello che chiedevamo. Dall’assessora ci aspettavamo una risposta su come si pensi di risolvere questa situazione paradossale che investe un ambito, quello della salute mentale, che vede il Veneto fanalino di coda a livello nazionale per investimenti”.