Migranti a Vicenza, Civici con Possamai: “Il governo li scarica sugli enti locali, no agli hub, sì ad accoglienza diffusa”

Ancora una volta – scrive nella nota che pubblichiamo il gruppo consiliare Civici con Possamai (Elia Pizzolato, Benedetta Ghiotto e Massimo Bardin) – il tema dei migranti ci interroga come ente locale che deve prendersi carico delle fatiche di una comunità internazionale che affronta sfide quali la disparità di possibilità di vita, lo sfruttamento, la guerra, l’emergenza climatica. Problemi che non si attenueranno e che cozzano con la disorganizzazione, l’impreparazione e talvolta la mancata volontà delle istituzioni di affrontare queste sfide.

In questi giorni anche alcuni amministratori locali e nazionali si son piegati a una retorica di emergenza senza pensare davvero a soluzioni coordinate, chiare e meritevoli del plauso di tutti i cittadini che vogliono vedere trasformato un problema in una possibilità di inclusione lavorativa, convivenza multiculturale e conoscenza reciproca.

È indegno che il governo di uno stato democratico utilizzi gli enti locali come scaricabarile, trasformando le persone in pesi e pacchi da scaricare in giro per i comuni e mostrando tutta la volontà di incrementare il problema invece che risolverlo.

Noi, Civici con Possamai, unitamente con i soci delle associazioni Da Adesso In Poi e Vinòva, ci appelliamo ai sindaci della provincia di Vicenza, a tutti i partiti e movimenti provinciali e cittadini e a tutti i cittadini perché facciano fronte comune contro questa inciviltà.

Non possiamo accettare che oggi, nel 2023, alcune forze politiche tornino a proporre soluzioni come gli hub di grandi dimensioni per concentrare il maggior numero di persone, creando ghettizzazione e malessere, senza una vera inclusione e prospettiva. Non vogliamo più vedere esseri umani spediti e rispediti al mittente in un rapporto conflittuale con la Prefettura.

A questo proposito cogliamo l’appello del nostro Sindaco, del Presidente della Regione Zaia e di Caritas di fare la nostra parte rilanciando l’esperienza delle piccole accoglienze diffuse dei migranti sul territorio, per dare il nostro contributo fattivo in attesa di risposte strutturali degli enti nazionali e europei.