Striscione contro la Pastasciutta antifascista: le reazioni di Possamai, Variati, Guarda, Zanni, SI Vicenza

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Porto Burci
Porto Burci

Questi i commenti ufficiali sullo striscione che riporta la scritta “Se manca olio, lo portiamo noi”, apparso sul muro di recinzione del centro culturale comunale Porto Burci, dove martedì sera è in programma una “Pastasciutta antifascista” promossa da alcune associazioni nella giornata in cui si ricorda la caduta del fascismo.


“Non c’è spazio nella nostra città per le intimidazioniha condannato il sindaco di Vicenza Giacomo PossamaiNe parlerò al questore. Sono atti gravi che condanniamo con forza e sui quali chiediamo ovviamente l’intervento delle forze dell’ordine”.


“Che tristezza e che vergogna – dichiara Achille Variati – lo striscione apposto in modo provocatorio dagli estremisti di destra fuori dallo spazio di porto Burci, che stasera ospita la “pastasciutta antifascista”, una manifestazione storica che festeggia la Liberazione della nostra Italia, nella data della caduta del regime mussoliniano.

L’umorismo, se tale vuole essere, è indigesto: e richiama piuttosto pagine oscure e terribili della nostra storia. L’olio di ricino contro gli oppositori, il confino, le violenze squadristiche.

La Vicenza democratica saprà reagire a questo squallido rigurgito di gente rimasta con la testa, e il cuore, a un secolo fa. Avevano torto allora, ne hanno ancora di più oggi.


“Alla scarsa conoscenza della storia si sommano rozzezza e cattivo gusto, questo è il curriculum di chi, vigliaccamente, agisce nel buio al fine di sfregiare quella memoria storica condivisa che aleggia sulla nostra Costituzione Italiana”. Commenta così la consigliera regionale Cristina Guarda di Europa Verde, sullo striscione a Vicenza a poche ore dalla ‘Pastasciutta antifascista’.

“Esprimo la mia solidarietà a Porto Burci, – continua Guarda –  e alle organizzatrici e agli organizzatori dell’evento. Mi auguro che i responsabili vengano identificati. Sono disposta a donare loro copia della nostra Costituzione Italiana, vero ‘ingrediente’ della nostra democrazia che si fonda sull’antifascismo”, conclude Cristina Guarda.


La CGIL di Vicenza – dichiara il Segretario Generale della CGIL di Vicenza
Giampaolo Zanni – condanna il gesto intimidatorio compiuto a Porto Burci a
Vicenza nel giorno della tradizionale “pastasciutta antifascista”, iniziativa per far
memoria della caduta del regime fascista in Italia che ogni anno noi celebriamo

La CGIL di Vicenza considera inoltre sbagliato e grave il divieto della Sindaca di
Rosà di concedere uno spazio comunale per l’iniziativa della “pastasciutta
antifascista alle organizzazioni che l’avevano chiesto.

Si tratta di due fatti che ci ricordano la necessità di non cedere di un millimetro nella
lotta contro il fascismo e per la democrazia nel nostro paese.


25 luglio 1943: cade il fascismo e viene ordinato l’arresto do Benito Mussolini.
In quel momento molti italiani pensano che l’incubo sia finito. Cervi, grande antifascista, che vedrà sette di suoi figli fucilati dai fascisti, decide di festeggiare con una grande pastasciuttata, offerta a tutti i vicini di casa. Questo gesto diventerà, da allora, simbolo della ribellione al regime.

Da tempo a Porto Burci si commemora assieme questa data. Sinistra italiana Vicenza condanna l’episodio di provocazione a Porto Burci: uno striscione di ispirazione fascista contro la Resistenza partigiana esposto su Contrà Burci.

Nelle parole e nel rimando alle pratiche del regime verso i dissidenti politici è sempre presente una matrice violenta ed antidemocratica che intende intimidire chi manifesta una voce di dissenso alla narrazione fascista.

Si tratta di episodi inquietanti che sono indice culturale di una democrazia malata che sta scivolando pericolosamente verso il caos e la dittatura della propaganda di idee contrarie alla Costituzione.

Anche per questi motivi, Sinistra italiana Vicenza chiede con forza che venga al più presto reintrodotta la clausola antifascista tolta dalla precedente amministrazione.