Ha raccontato alla Polizia numerose versioni dei fatti, apparse tutte poco credibili sin da subito e piene di zone d’ombra sulk furto di un bancomat. Alla fine ha confessato l’articolato e complesso disegno criminoso architettato in danno di un suo cliente.
G.M., classe 95, Bassano del Grappa, asserendo di vantare un credito di 3.000 euro nei confronti di un cliente, dapprima avrebbe simulato il furto del portafoglio di quest’ultimo contenente il Bancomat ed altri documenti personali e poi, con in mano la denuncia di furto resa e ratificata sotto falso nome, si è recato, tra il 25 di luglio scorso ed oggi, in due Filiali di un Istituto di Credito per prelevare ingenti somme dal conto dell’ignara vittima all’oscuro di tutto.
In una prima occasione è riuscito a farsi consegnare dallo sportellista la somma di 2.500 euro; il giorno successivo, presso un’altra Filiale, è riuscito a prelevarne altri 2.000.
Ieri mattina, intorno alle 9:30, si è ripresentato alla medesima Agenzia ma in quest’occasione il dipendente è stato preallertato dal vero titolare del conto che, intanto, aveva contattato la sua Banca per disconoscere le precedenti operazioni di prelievo risultanti dalla APP di gestione dell’home banking.
Il dipendente della Banca, dopo essersi rivolto al Direttore della Filiale, ha immediatamente contattato il “113”.
La “Volante” intervenuta ha quindi da subito appurato l’identità dell’uomo, rinvenendo nella sua disponibilità l’originale della denuncia di furto sporta sotto il nome dell’effettivo titolare del Bancomat.
Negli Uffici della Questura, dopo aver riferito circostanze tra loro contrastanti, il giovane si convinceva alla fine ad ammettere le proprie responsabilità, confermando di aver simulato il furto in danno di chi, secondo quanto dichiarato alla Polizia, avrebbe dovuto corrispondergli, da alcune settimane, la somma di 3.000 euro per lavori di ristrutturazione mai saldati.
Il giovane, già denunciato in passato per “insolvenza fraudolenta”, veniva quindi sottoposto ad una perquisizione personale, estesa poi al suo attuale domicilio (una camera di un albergo vicentino dove, da alcuni giorni, dimora) ed alla vettura nella sua disponibilità.
Nel corso delle perquisizioni gli Agenti hanno rinvenuto la ricevuta di una delle due operazioni di prelievo effettuate indebitamente, oltre a circa 800 euro in contanti, tutti posti sotto sequestro.
Il giovane, al termine delle procedure di fotosegnalamento, è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per i reati di truffa (tentata e consumata), simulazione di reato, sostituzione di persona e false attestazioni alla Polizia Giudiziaria.
In considerazione di quanto accaduto, il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori ha emesso nei confronti di G.M. la Misura di Prevenzione Personale del Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di fare ritorno nel Comune di Vicenza per i prossimi 3 anni.