Michela Cavalieri, futura dg Comune di Vicenza, evita di rispondere con dati e fatti a semplici domande: lei e sindaco Possamai faranno passo indietro?

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Da sinistra il nuovo direttore generale Michela Cavalieri e il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai
Da sinistra il nuovo direttore generale Michela Cavalieri e il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai all'annuncio del 4 agosto 2023

Il 6 agosto, a prescindere dai nostri dubbi su possibili conflitti di interessi con la sua attuale attività («Michela Cavalieri dg Comune Vicenza. Il sindaco Possamai garantisce su skill, inadeguatezza alternative e assenza di conflitti d’interesse con Adacta»),  abbiamo inviato via mail alla dr.ssa Michela Cavalieri, che dal 1° ottobre assumerà la carica di direttore generale del Comune di Vicenza “incassando” la totale fiducia del sindaco Giacomo Possamai, le domande pubblicate qui: «Michela Cavalieri nuovo dg Comune di Vicenza: le nostre domande su serie di punti alla professionista di Adacta e di fiducia del sindaco Possamai».

Le riassumiamo così:

  • Lei si è qualificata, leggiamo, e il sindaco l’ha qualificata, come anche nel video sulla sezione stampa del Comune di Vicenza di sotto riportato, come direttore generale dello Studio Adacta oltre e invece che, come risulta dal suo curriculum e dal suo profilo Linkedin e da noi riportato, come Chief Operating Officer (COO). Non risulta dal sito dello studio, in cui non è presente la sua figura, la funzione di direttore generale per cui le chiediamo un chiarimento al riguardo…. Le chiediamo, quindi, quali sono tra quelle svolte in Adacta le funzioni di direzione del personale assimilabili a quelle che ricoprirà come direttore generale del Comune di Vicenza?
  • Riguardo alla sua risposta alla domanda di un collega in conferenza stampa, risposta ripresa anche dal Sindaco, di “gestire” 100 collaboratori di Adacta, le chiediamo conferma sul loro numero  (sul sito ne compaiono 75 partner inclusi) e, soprattutto, se questi collaboratori… comprendono anche i numerosi “partner” (alias soci) dello studio e se i collaboratori dello studio, per come lei ce li rappresenterà, “rispondono” a lei del loro operato come risponderanno a lei i collaboratori, circa 950 di qualunque livello, del Comune di Vicenza…
  • Un altro collega ha osservato che lei percepirà per il suo ruolo in Comune una cifra annua lorda di 140.000 euro, inferiore a quella oggi riconosciutale dallo studio Adacta, affermazione apparentemente da lei confermata quando ha sottolineato al riguardo che la sua scelta non è solo professionale ma di servizio alla cittàLe chiediamo, quindi, di confermare esplicitamente che la sua retribuzione futura sarà inferiore a quella attuale e, quindi, di riferirci, se può e vuole, quale sia il suo compenso attuale in Adacta.
  • Dopo le domande fattuali precedenti ci piacerebbe avere una sua risposta per i nostri lettori/cittadini sul perché cessò il suo rapporto iniziale a fine anni ‘90 con un fiore all’occhiello professionale, spesso giustamente valorizzato nei commenti sui suoi confronti, come la KPMG, che è una società che, avendo la possibilità di “scalarne” le posizioni, difficilmente si lascia per dedicarsi a società di sicuro valide e per giunta da lei “partecipate” (qui il curriculum pre Adacta, ndr) ma che, per lo meno sulla carta e per le attività svolte e note, sono di livello enormemente inferiore a quello associabile alla KPMG.Concludevano scrivendo «Sicuro che alle nostre domande vorrà dare precise risposte, che non mancheremo di evidenziare sulla nostra testata, la ringraziamo fin d’ora personalmente e a nome dei nostri lettori…».

Oggi, 9 agosto, alle 12.47 il futuro direttore generale del Comune di Vicenza, dr.ssa Michela Cavalieri, rivolgendosi a noi col titolo dr. e non, al limite, col ben diverso ing. (ma questo può apparire un dettaglio anche se un direttore generale, che non sappiamo se abilitata o meno a una professione specifica, dovrebbe conoscere la differenza tra un dr., in ingegneria nel caso in questione, e un ingegnere, che vuol dire “abilitato” alla relativa professione dopo la laurea) ci ha inviato una risposta a dir poco strana o evasiva, per cui, prima di pubblicarla, abbiamo chiesto chiarimenti alla dr.ssa di cui non sappiamo se sia o meno abilitata a una qualche professione per cui ciò sia richiesto, così formulati alle 13.47:

«Grazie ma le informazioni che le chiedo non attengono al suo ruolo in Comune ma riguardano il suo ruolo in Adacta.

Attendo le sue risposte.
Grazie
Cordiali saluti»

 

Poiché non abbiamo ottenuto alcuna replica, di sicuro per i suoi impegni di qualunque tipo siano, pubblichiamo, come promesso ai lettori la sua risposta:

«Buongiorno Dr. Coviello, io non sono ancora entrata nel ruolo in Comune, presto ancora servizio in Adacta. Di conseguenza potrò effettuare la valutazione di quanto lei chiede una volta che sarò nel ruolo, ovvero dopo la fine di settembre.

Cordiali saluti

Michela Cavalieri».

 

Tutte le nostre domande, come precisato nella nostra richiesta, attenevano e attengono al suo ruolo in Adacta ora per cui arguiamo che il futuro direttore generale del Comune di Vicenza prima di andare a palazzo Trissino:

  • non sa quali sono siano tra quelle svolte in Adacta le funzioni di direzione del personale assimilabili a quelle che ricoprirà come direttore generale del Comune di Vicenza, ruolo a cui si è candidata e per il quale l’ha scelta il sindaco Possamai
  • non sa se, come dichiarato da lei e fatto confermare dal sindaco, che di lei ha fiducia, se siano 100 i collaboratori di Adacta che lei gestisce né sa se li gestisce anche in senso gerarchico come sarà per i 950 collaboratori del Comune di Vicenza
  • lei, che ha detto che ha fatto questa scelta economica “per spirito di servizio alla città” e il sindaco le ha creduto e lo ha evidenziato, non sa se percepisce da Adacta una retribuzione realmente superiore a quanto percepirà per il suo ruolo in Comune e cioè una cifra annua lorda di 140.000 euro
  • infine non sa spiegarci perché lasciò tanti anni fa la KPMG per attività sulla carta di un profilo professionale inferiore potendo, invece, avere spazio in un’azienda leader mondiale di servizi alle imprese a cui ha fornito per 5 anni la sua collaborazione, come lei e il sindaco hanno evidenziato.

Speriamo che lei, dr.ssa Michela Cavalieri, si renda conto che con queste sue “non risposte” può dar ragione ancora una volta a Giulio Andreotti (che disse anche se ispirandosi ad illustri precedessori “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca“) ma, soprattutto, fa preoccupare sulla sua trasparenza, indispensabile in ogni ruolo pubblico, si immagini in quello di direttore generale del Comune, i cittadini e, in primis, chi li rappresenta che pubblicamente e in privato (sper)giura sula sua affidabilità e competenza?

In altri Paesi per ben meno delle sue “non risposte”, onestamente a nostro parere inaccettabili, si fa un passo indietro…

Lei e/o il sindaco cosa faranno?