Alessandro Bertasi lascia Venezia e Brugnaro per Vicenza e Possamai come portavoce, e non solo

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Alessandro Bertasi
Alessandro Bertasi

Da oggi il sindaco Giacomo Possamai è in ferie ferragostane e proprio oggi, pur senza accennarne direttamente, Alessandro Bertasi,  giornalista professionista, nato a Perugia il 17 aprile del 1982 fa ma originario di Monteviale, in provincia di Vicenza, dove risiede, ha confermato le indiscrezioni, riportate anche su ViPiu.it, sul suo prossimo ruolo da portavoce e non solo del neo sindaco di centrosinistra.

Alessandro Bertasi lo la fatto con un post sul suo profilo Facebook in cui saluta il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, di cui era proprio il portavoce.

«Oggi è una di quelle giornate che segnano il mio percorso lavorativo – scrive Bertasi -. Una scelta fortemente dettata da un’importante opportunità di crescita lavorativa e maturata dopo lunghe riflessioni e confronto con la mia famiglia» alludendo chiaramente al nuovo ruolo a palazzo Trissino in cui, infatti, sarà, come da Concorso – avviso pubblico pubblicato il 10 luglio scorso sul portale del Comune di Vicenza e subito, come tipico in questi casi oggetto di polemiche da parte (e di parte) dell’opposizione, Dirigente del “Servizio comunicazioni, informazione, portale della città”, incarico a tempo pieno e determinato che comprende anche il ruolo di portavoce del sindaco.

«Oggi ho rivissuto quelle stesse emozioni che ho provato quando nel 2016 – scrive ancora il neo dirigente della comunicazione del sindaco Possamai, in attesa solo di comunicazione ufficiale dopo la quale gli faremo gli auguri di buon lavoro che oggi gli anticipiamo… ufficiosamente  ho deciso di dimettermi dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e lasciare Roma dopo 8 anni che mi hanno insegnato cosa significa il sacrificio di vivere lontano da casa e a fare di questa esperienza una occasione di crescita personale e professionale. Oggi, con lo stesso coraggio, ho deciso di dare le dimissioni dal mio incarico di Portavoce del Sindaco di Venezia. Ed è proprio a Luigi Brugnaro che va il mio più sincero GRAZIE»