Granchio blu, Partito Democratico: basta passerelle e ricette improvvisate della destra

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granchio blu
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“Come avvoltoi, gli esponenti della destra proseguono imperterriti con le loro passerelle piene di retorica ma prive di fatti concreti. Nel frattempo, capita l’antifona, spuntano i primi pescatori che hanno scelto di arrangiarsi da soli, costruendo opere di difesa dei vivai dall’assalto del granchio blu”. A dirlo sono i consiglieri regionali del Partito Democratico, Jonatan Montanariello e Vanessa Camani.

“Inutile parlare di tragedia se poi la Regione si riduce a stanziare la miseria di 80 mila euro e il Governo Meloni mette a disposizione per tutta Italia meno di tre milioni. Senza dimenticare le assurde ricette risolutive buttate a caso. In primo luogo, – aggiungono i consiglieri – quella del mettere il granchio sulle tavole dei consumatori: nemmeno se tutti gli italiani lo mangiassero tutti i giorni si risolverebbe il problema. Inoltre, una tale quantità pescata porterebbe il prezzo di vendita ad un livello talmente irrisorio da rendere inutile la pesca”.

“Per poter pescare il granchio blu con le gabbie, come qualcuno propone, si obbligherebbero gli operatori a sobbarcarsi spese ulteriori e a passare le loro giornate a fare altro invece di pescare. C’è poi il nodo della invasività degli strumenti di pesca di questa specie, fortemente dannosi per l’ambiente e la tutela marina. Non da ultimo, va considerato che questo esemplare si riproduce nei fossi, nelle zone protette dove è vietata la pesca e nei fiumi che poi sfociano in mare. Quindi il granchio torna, altro che ricette improvvisate per rassicurare e prendere in giro i pescatori. L’unica ricetta – concludono Montanariello e Camani – è quella di mettere soldi reali per uno studio serio su come arginare questo pericolo. Basta con le irritanti passerelle”.


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