Ruderi di Orsetti a Novale di Valdagno, a spasso nel bosco e nel borgo fantasma

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I ruderi di Orsetti. Foto: Marta Cardini

I borghi “fantasma” ovvero i gruppi di case disabitate sono aree inaspettate e fatalmente suggestive. A Novale di Valdagno sorgono i ruderi di un borgo minerario ormai abbandonato: è il borgo di Orsetti. Sono semplicemente i resti di 2 o 3 case.

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Una delle case abbandonate. Foto: Marta Cardini

Per arrivaci abbiamo parcheggiato in Contrà Zanchi a Novale. Si risale per un ripido sentiero con grossi sassi. Poco dopo la salita si raggiungono le case abbandonate, che sorgono all’altezza di una delle due cave da cui si estraeva materiale lapideo. Abitavano qui proprio i lavoratori delle cave.

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La casa più grande abbandonata. Foto: m.c.

Il borgo fu abbandonato intorno al 1970, ma rimase abitato da un certo signor Renzo. Quest’ultimo era un minatore che si rifiutò di abbandonare la propria abitazione, finchè nel 1989 un incendio doloso la distrusse. Il signor Renzo inoltre commerciava ciò che estraeva.

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Un’altra casa abbandonata. Foto: m.c.

Ora la zona è ricoperta da piante selvatiche. Superato il borgo fantasma, si trova il sentiero che sale fino alla cava principale, anch’essa risucchiata dalla vegetazione, alle pendici del Monte Scandolara. Proseguendo nel verde bosco, in un percorso ad anello, si arriva a un ponticello, dove sotto vi passa un ruscello e si scende in seguito lungo l’argine del ruscello.

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Il ruscello che si costeggia. Foto: m.c.

Proseguendo e scendendo ancora, si ritorna al capitello di Contrà Zanchi. Il percorso a piedi è di circa un’oretta, facendo attenzione ad eventuali vipere, vespe e grossi e colorati ragni.

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Il capitello di Contrà Zanchi. Foto: m.c.