Inquinamento, Consiglio Veneto approva progetto di legge per monitorare percorrenze e stile di guida degli automobilisti

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Risoluzioni e mozioni discusse in Consiglio regionale del Veneto
Risoluzioni e mozioni discusse in Consiglio regionale del Veneto

Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità il Progetto di legge n. 198 della Giunta regionale “Modifica alla L.R. 16 aprile 1985, n. 33, ‘Norme per la tutela dell’ambiente’”, illustrato in Aula dal Relatore Silvia Rizzotto (Lega- LV) – presidente della Seconda commissione consiliare che ha istruito e licenziato a maggioranza, senza voti contrari, la proposta normativa – e dal Correlatore Andrea Zanoni (Pd).

L’articolo 1 del Pdl inserisce nell’ordinamento giuridico regionale una apposita norma per il trattamento dei dati nel rispetto del Regolamento (Ue) 2016/679 correlati al progetto ‘MoVe-In’. L’articolo 2, concernente la norma finanziaria, quantifica le risorse necessarie complessivamente nel triennio 2023-2025 per gli interventi previsti in 250.703 euro, precisando che per la relativa copertura finanziaria si farà ricorso a una parte delle risorse trasferite dallo Stato nell’ambito del Programma di finanziamento volto a promuovere l’attuazione di interventi per il contrasto all’inquinamento atmosferico e conseguentemente il miglioramento della qualità dell’aria nel territorio delle Regioni del Bacino Padano.

Come spiegato dal Relatore Rizzotto, al fine di ridurre le emissioni in atmosfera e migliorare la qualità dell’aria, in coerenza con le politiche comunitarie, “la Regione del Veneto intende aderire al progetto sperimentale ‘MoVe-ln’, avviato dalla Regione Lombardia, che prevede una modalità innovativa per il controllo delle emissioni dei veicoli inquinanti attraverso il monitoraggio delle percorrenze, dell’uso effettivo del veicolo e dello stile di guida adottato, tramite l’istallazione sul mezzo di una scatola nera (black-box), fornita da operatori privati TSP (Telematic Service Provider). È un servizio tramite il quale i cittadini proprietari di veicoli soggetti a limitazioni della circolazione possono richiedere una deroga chilometrica ai divieti vigenti, monitorabile in base all’uso effettivo del veicolo e allo stile di guida adottato”. Rizzotto ha altresì ricordato “che il Garante della Privacy si è espresso favorevolmente su questa proposta normativa per la parte relativa alle modalità di trattamento dei dati personali”. Il Relatore ha infine osservato come “l’inquinamento veicolare incide poco sulla qualità dell’aria, rispetto a quello domestico e industriale”.

Il Correlatore Zanoni, nel ricordare che l’Italia è stata condannata dalla Commissione europea per il costante superamento dei limiti di emissioni in ordine alla qualità dell’aria, peraltro con pesanti conseguenze per la salute pubblica, ha giudicato positivamente il provvedimento a patto “che ci si creda fortemente, rispettando le leggi”. Zanoni ha chiesto alla Regione “di avere una visione generale per colpire anche le grosse emissioni”.

In sede di discussione generale, Cristina Guarda (EV), da una parte ha giudicato positivamente le deroghe introdotte dal provvedimento se il fine è quello di tutelare le famiglie con reddito basso che non possono permettersi di sostituire un veicolo inquinante, dall’altra ha invocato “interventi strutturali per tutelare la qualità dell’aria, a iniziare dall’investimento sul trasporto pubblico locale, sull’interconnessione tra tessuto urbano e rurale e su soluzioni alternative al mezzo privato”. Per Guarda va coniugata la tutela ambientale con quella sociale.

Arturo Lorenzoni (Portavoce dell’opposizione) ha valutato questo progetto di legge “utile ma tardivo, a fronte dei dati allarmanti, registrati negli ultimi anni, sulle emissioni inquinanti e la correlazione tra queste e alcune gravi patologie. È mancata una ‘Politica dei fatti’, soprattutto sul trasporto pubblico: si sono fatti troppi slogan”. Per Lorenzoni “il progetto di legge deve essere l’inizio di un percorso virtuoso: la nostra è quindi una fiducia a tempo”.

Stefano Valdegamberi (Misto), ha osservato come “anche se la Pianura Padana è un catino unico nel suo genere che impedisce una buona circolazione dell’aria, pur tuttavia in Lombardia e Veneto l’aspettativa di vita è superiore a quella presente in altre regioni d’Europa: basta quindi con ideologie ed eccessivi allarmismi”.

Per Lucas Pavanetto (FdI) la proposta normativa “è opportuna e necessaria, interessante e puntuale: bisogna aiutare chi non ha la sufficiente forza economica a ottemperare gli obblighi di legge”.

Elena Ostanel (VcV) ha posto la necessità di effettuare un monitoraggio sui dati che emergeranno dall’applicazione del provvedimento, rimarcando al contempo come la Regione abbia fatto poco sul fronte del trasporto pubblico.

L’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, ha fatto alcune precisazioni in ordine alla condanna dell’Italia per lo sforamento dei limiti delle emissioni inquinanti, mettendo in evidenza come, “negli ultimi anni, in Veneto, anche grazie ad alcuni interventi finanziati e realizzati, si è registrata una importante riduzione dei sistemi inquinanti”. Per Bottacin è importante la collaborazione con altre regioni del Bacino Padano. L’assessore ha altresì precisato che il provvedimento “non ha l’obiettivo di introdurre deroghe ma di aiutare chi non può permettersi di sostituire l’auto inquinante, soprattutto se la utilizza poco. È una proposta di legge doverosa sotto l’aspetto sociale”.

Prima della votazione finale sul Pdl sono stati esaminati alcuni emendamenti depositati in ordine al testo normativo.


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