Fa molto discutere il caso di una studentessa alla quale sarebbe stata negata la possibilità di diplomarsi perché ‘troppo giovane’.
L’iscrizione della ragazza a un percorso quadriennale pare dovuta, a monte, a un errore della scuola che, per stessa ammissione dell’Istituto, avrebbe sbagliato nel verificare l’età della studentessa.
Una situazione paradossale, che non solo vanificherebbe gli sforzi e l’impegno della giovane, ma rischierebbe di pregiudicarne la continuità didattica e i rapporti interpersonali.
Di là dal caso specifico, è fondamentale evitare che l’entusiasmo e l’impegno dei ragazzi finiscano per essere scoraggiati, quando invece andrebbero valorizzati e stimolati. Avvilente è poi che i meriti tanto spesso vengano sacrificati in nome di un superiore rigore burocratico.
Meritocrazia Italia da sempre sollecita una revisione del sistema scolastico, anche sganciandolo da automatismi legati a dati come l’età anagrafica e valutando la possibilità di inserire percorsi maggiormente strutturati sulle capacità e sulle qualità degli studenti, con maggiore flessibilità e migliori opportunità di apprendimento.
Per tale ragione si impegna a predisporre e trasmettere al Ministro competente, nei prossimi giorni, una proposta normativa volta a vincolare l’acquisizione dei titoli e il riconoscimento dei meriti unicamente ai risultati conseguiti.