“Prendiamo atto – scrivo nella nota che pubblichiamo Bigon, Luisetto e Zottis (consiglieri regionali PD Veneto) – che il presidente ammette la fortissima carenza di medici in Veneto, quantificandola in 3.500. Anche se poco tempo fa la Regione insisteva nel dire che c’erano state moltissime assunzioni e la carenza era di 1280 ospedalieri, restando in tema di visite specialistiche”.
Così le consigliere regionali del PD Veneto e componenti della Commissione Sanità, Anna Maria Bigon, Chiara Luisetto e Francesca Zottis replicano alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente della Regione sulla carenza di medici.
“Non basta tuttavia trincerarsi come fa Zaia dietro l’alibi delle carenze di personale medico. C’è molto di più alla base di questo generale disservizio. Vale a dire il fronte economico. Basti pensare che nel 2022, secondo dati regionali, le prescrizioni mediche sono state 29 milioni: la Regione ne ha erogate 16 milioni di cui quasi 5 milioni dal privato convenzionato. Quindi le mancate erogazioni sono pari a 13 milioni, con la conseguenza che i cittadini in buona parte se le sono pagate e molti vi hanno rinunciato. Tutto questo ha una radice: in Veneto la spesa sanitaria è pari a 11,9 miliardi, provenienti però tutti dal fondo nazionale e da altri fondi, mentre la Regione non mette risorse proprie”.
Bigon, Luisetto e Zottis annotano infine che “gli accessi ai Pronto Soccorso nel 2022 risultano essere stati 1.778.817, di cui il 60% sono indicati come accessi in codice bianco. Al di là della congruità o meno dell’assegnazione di questo codice, ciò significa che vi è un desertificazione di servizi territoriali per cui ci si rivolge sempre di più al Pronto Soccorso, con ore ed ore di attesa”.
In assenza ancora oggi di una qualche nota ufficiale del Pd di Vicenza prendiamo per tale un'immagine diffusa tramite whatsapp da un suo fedelissimo,...