Idrogeno in Veneto, assessore Marcato: “Ci candidiamo a diventare capitale della risorsa energetica”

556
idrogeno Veneto
Il ministro Pichetto Fratin con l'assessore Marcato

Si è tenuto oggi a Marghera “La filiera dell’Idrogeno in Veneto: stato dell’arte e prospettive di sviluppo”, evento organizzato da Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, Boston Consulting Group e Regione del Veneto, in collaborazione con Eni.

Alla manifestazione ha partecipato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin: “Questa città, con il suo profondo e storico rapporto con l’ambiente, è un laboratorio per un modello di sviluppo futuro che metta al centro clima, energia ed ambiente. La disponibilità, emersa oggi dalle aziende del territorio, all’uso dell’idrogeno è un altro momento importante che testimonia la capacità innovativa della città”, ha detto il minstro.

Presenti inoltre, anche se in colegmento da remoto, il presidente FVCMS/VSF e CNEL Renato Brunetta e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. IN rappresentanza del governo regionale è intervenuto l’assessore allo Sviluppo economico ed energia, Roberto Marcato.

L’appuntamento è stato dedicato ad approfondire le prospettive di sviluppo per l’idrogeno in Veneto e la relazione con le strategie politico-economiche nazionali e internazionali. “Entro fine anno prevedo di portare in approvazione il nostro nuovo piano energetico – ha detto Marcato -. Nel frattempo, abbiamo in previsione l’apertura di due bandi, rispettivamente da 5 e 25 milioni di euro, per sostenere le nostre imprese in ottica di transizione energetica. Ribadisco: siamo convinti che l’idrogeno sia energia del futuro che può dare margine di sviluppo ulteriore a livello economico”.

L’assessore ha poi aggiunto: “Il Veneto si candida a tutti gli effetti ad essere capitale dell’idrogeno, energia che garantisce oggi ampi margini di sviluppo. La nostra regione insiste in un bacino particolare, non abbiamo ventilazione e quindi l’energia eolica non è una strada percorribile. Sull’idroelettrico non abbiamo margini di miglioramento, per questo abbiamo deciso di puntare su fotovoltaico e idrogeno”.