Oggi il Segretario Generale del Comune di Vicenza, dott.ssa Stefania Di Cindio, ci ha inviato via Pec per conoscenza la Nota “Formalizzazione domande su controlli relativi al contratto per la rivista la Città di Vicenza” – trasmissione – pgn. 0170146/2023 del 10/10/2023″ inoltrata dalla stessa al Dirigente del Servizio competente, dott. Alessandro Bertasi, per il “necessario riscontro” alle nostre domande, formalizzate via Pec il 9 ottobre, in assenza di risposte ai nostri articoli.
Rischiando di ritrovarci la rivista nella cassetta delle lettere anche col sindaco attuale, nonostante il suo impegno elettorale di chiuderla e le prove da noi esibite su possibili inadempienze contrattuali tali da poter contestare la prosecuzione dell’iniziativa, pubblichiamo, quindi, di seguito la nota con le domande sui controlli sul contratto de La Città di Vicenza, da noi inviata al Comune via Pec e a cui il segretario generale invita il responsabile attuale a dare le necessarie risposte (forse potevano darle il segretario generale stesso e la struttura comunale a cui i controlli passati dovrebbero competere…).
Attendiamo, intanto, che trovino risposte anche i nostri quesiti rivolti alla neo dg del Comune di Vicenza Michela Cavalieri (vedi pagine 14 e 15) e quelli rivolti al Rup ing. Paolo Gabbi, che, sulla base di presunti segreti industriali invocati dal gestore della sosta a Vicenza, GPS (la Global Parking Solutions dei palermitani di Final-Alliata), rifiuta di rendere note le sue risposte, anche “oscurate sui segreti”, alle domande sulle anomalie della sua offerta poi giudicata valida per assicurarsi il relativo mega bando («Possamai pressa e pressi GPS che, insieme a RUP Gabbi, ci nega documento su assegnazione gestione sosta a Vicenza, per giunta ancora problematica», vedi anche articolo inchiesta su VicenzaPiù Viva n. 1 agosto – settembre).
Spett.le Comune di Vicenza
Chi la paga e chi dice il vero?», ndr).
- Chi in Comune ha l’archivio documentale del servizio commissionato visto che il Capo di gabinetto ci ha confermato di non averlo trovato in nessun ufficio?
- Chi e come ha controllato che fossero stampate e distribuite «minimo 15.000 per ciascuna edizione» al di là del caso esorbitante delle 53.00 copie “elettorali”?. Ci sono copie delle bolle di consegna dello stampatore o cosa di ufficiale c’è in Comune per le necessarie verifiche?
- Chi e come ha controllato che ci fossero, per altro stampate su «carta patinata opaca bianca minimo 100 grammi massimo 150 grammi» le «minimo 30 massimo 50 facciate autocopertinate nel periodico»?. I 9 numeri che abbiamo nel nostro archivio completo sono tutti al di sopra delle 56 facciate con tre, inclusa l’uscita “incriminata” di marzo 2023, che ne hanno addirittura 64, con più spazio, quindi, non solo per i testi (pagati dal cittadino) ma anche per gli spazi pubblicitari i cui controvalori sono incassati dal fornitore del servizio.
- Chi e come ha controllato che ammontassero a 195.000 euro (IVA esclusa) gli «importi massimi introitabili con la raccolta pubblicitaria». Ci sono copie delle fatture o documenti contabili certi presso il Comune appaltante per le necessarie verifiche che quella cifra non sia stata superata? Al di sotto farebbe capo al rischio imprenditoriale, al di sopra genererebbe un utile superiore al prevedibile, non si sa a chi e come destinabile.
- secondo il Capitolato di appalto, anzi nei due di fatto identici capitolati, «gli spazi pubblicitari non possono occupare più del 40% del notiziario e la riduzione di tale percentuale viene considerata in sede di valutazione dell’offerta tecnica». Chi e come ha verificato che il limite del 40% o quello inferiore eventualmente proposto sia stato rispettato?
Giornalista professionista
Direttore responsabile ViPiù.it